Vi è quindi un generale consenso, in letteratura, nel considerare l’omofobia dei giovani maschi, rivolta soprattutto verso i loro pari, come strumento di imposizione di un’identità maschile improntata alla ricerca dei segni della virilità tramite la svalutazione e l’opera di degradazione di tutto ciò che vi si oppone simbolicamente. Questo tipo di spiegazioni hanno un carattere parzialmente transculturale poiché si applicano anche a contesti molto diversi tra loro.
Altre spiegazioni transculturali possono essere ritrovate nei modelli psico-sociali di indagine, e fanno riferimento in genere a caratteristiche di personalità come l’autoritarismo, l’ultraconformismo e in parte il conservatorismo. Mauceri (2015) ha rilevato per esempio come lo sviluppo del pregiudizio omofobico tra i giovani dipenda anche dalla provenienza familiare, e in particolare si associ alla presenza di pressioni ideologiche conservatrici o all’esperienza di un clima autoritario.