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Baylee

lasiepedimore@lore.livellosegreto.it

Joined 2 years, 5 months ago

Femminista in fieri, aroace, atea agnostica, lettrice curiosa, book blogger, amante dell'inverno e del tè caldo.

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Baylee's books

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18% complete! Baylee has read 15 of 80 books.

Ricardo Piglia: La città assente (Hardcover, Italiano language, 2014, Sur) No rating

Con grande maestria e uno stile impeccabile, Piglia costruisce una complessa narrazione che rende La …

Le farò vedere il posto dove i nodi bianchi si sono aperti, è un'isola, nel braccio di un fiume, abitata da inglesi e irlandesi e russi e gente che è arrivata da tutte le parti, ricercati dalle autorità, minacciati di morte, esiliati politici. Si sono nascosti lì, per anni e anni; ai bordi dell’isola hanno costruito città e strade e hanno esplorato la terra seguendo il corso del fiume e adesso in questa zona si sono mischiate tutte le lingue, si possono sentire tutte le voci; nessuno ci arriva e chi ci arriva non vuole tornare. Perché lì si rifugiano i morti. Uno solo è tornato ed è vivo, Boas, che ha raccontato quello che ha visto in quel regno perduto.

La città assente by  (Page 135)

Halldór Laxness: Gente indipendente (Paperback, Italiano language, 2005, Iperborea) No rating

«Tutti i dossi del podere salteranno fino in cielo e tutti i pantani sprofonderanno all'inferno …

L’errore sta nel fatto che la gente ritiene che l’abbraccio caritatevole delle banche sia fidato e sicuro quant’è seducente, mentre invece per come stanno le cose la banca è affidabile per i ceti superiori, che hanno disponibilità economiche per milioni, anche fino a cinque.

Gente indipendente by  (Page 584)

quoted Femminismi futuri by Lidia Curti (Workshop -- 28)

Lidia Curti: Femminismi futuri (Paperback, Italian language, 2019, Iacobellieditore) No rating

Nel vivo della ricerca su temi del presente che attraversano culture e discipline. Prodotti del …

La fantascienza maschile aka universale ha prodotto il cosmo della distopia, in cui esprimere la frustrazione del non avere autonoma capacità riproduttiva, la smania di controllo su robot pensati per essere schiavi e dunque potenzialmente ribelli, il sogno di colonizzare mondi lontani. Ma c’è un’altra fanstascienza transfemministaqueer, che qui chiamo la sci-fi tfq, scritta da donne e frocie, spesso nere, che hanno popolato mondi di soggetti per i quali la vera abiezione è non cambiare sesso per una vita intera – penso ad esempio a La mano sinistra delle tenebre di Ursula K. Le Guin (1969) – navicelle come uteri in cui prodursi, tentacoli con cui comunicare e ri-prodursi – penso ora alla trilogia della stirpe di Lilith, nella saga della Xenogenesi di Octavia Butler (1987, 1988, 1989). Molti di questi romanzi sono stati immaginati e scritti mentre le Altre irrompevano nelle stanze dove la politica e l’accademia plasmavano il soggetto universale, mettendolo in crisi a partire da nuove identità. Queste scrittrici però hanno sin da subito iniziato a creare visioni di mondi e soggetti già post-identitari, non per questo senza Storia, non per questo senza resistenza.

Femminismi futuri by  (Workshop -- 28) (49%)

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