Baylee ha recensito Le droghe, in sostanza di Ludovica Lugli
Le droghe, in sostanza
4 stelle
Non so quale sia la vostra esperienza, ma per quanto mi riguarda ogni volta che parlo di droghe con i miei genitori finisco per sbattere contro un muro: non importa quanto faccia notare che avremmo bisogno di affrontare l’argomento con più razionalità e più empatia, mi ritrovo sempre davanti un rifiuto assoluto. Le droghe sono il male e non si può fare altre che vietarle e rinchiudere in carcere il più a lungo possibile chiunque le venda.
Faccio molta fatica anche solo a capirla questa totale chiusura mentale figlia dell’emergenza sanitaria degli anni Settanta e Ottanta, dovuta al consumo massiccio di eroina in Europa e al conseguente aumento di persone dipendenti e purtroppo anche di morti per overdose e per contagio da altre gravi patologie a causa della condivisione delle siringhe.
Forse pensano che la legislazione attuale sia stata efficace nello sconfiggere il problema della dipendenza da droghe, ma …
Non so quale sia la vostra esperienza, ma per quanto mi riguarda ogni volta che parlo di droghe con i miei genitori finisco per sbattere contro un muro: non importa quanto faccia notare che avremmo bisogno di affrontare l’argomento con più razionalità e più empatia, mi ritrovo sempre davanti un rifiuto assoluto. Le droghe sono il male e non si può fare altre che vietarle e rinchiudere in carcere il più a lungo possibile chiunque le venda.
Faccio molta fatica anche solo a capirla questa totale chiusura mentale figlia dell’emergenza sanitaria degli anni Settanta e Ottanta, dovuta al consumo massiccio di eroina in Europa e al conseguente aumento di persone dipendenti e purtroppo anche di morti per overdose e per contagio da altre gravi patologie a causa della condivisione delle siringhe.
Forse pensano che la legislazione attuale sia stata efficace nello sconfiggere il problema della dipendenza da droghe, ma in realtà è un problema che è semplicemente cambiato con l’evolversi della società: è solo diventato meno visibile e quindi, come da buona tradizione italiana, comodamente ignorabile. Sono felice che Il Post, abbia pubblicato una delle sue guide dedicata alle droghe, dove spiega con molta semplicità, com’è nel suo stile, come la demonizzazione delle droghe oltre a non far sparire il problema delle dipendenze, ha anche bloccato la ricerca sugli effetti benefici che alcune di queste sostanze potrebbero avere per gli esseri umani.
Mi fa piacere anche constatare che si sta aprendo una riflessione volta a superare gli approcci proibizionisti, sebbene sia ancora molto timida e di certo avversata ancora da una grossa fetta della popolazione, che, come i miei genitori, ha ancora il rigetto anche solo nel parlare di droghe e nel riconoscere che si tratta di molte sostanze diverse e con molti effetti diversi. Quindi ben vengano gli spiegoni de Il Post, che di certo non può essere accusato di essere un covo di fattonə che vuole la droga libera per sballarsi.