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Baylee

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Femminista in fieri, aroace, atea agnostica, lettrice curiosa, book blogger, amante dell'inverno e del tè caldo.

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Libri di Baylee

Obiettivo di lettura 2025

88% completato! Baylee ha letto 71 di 80 libri.

citazione da Raccontare l'omofobia in Italia di Luca Trappolin (Questioni di genere)

Luca Trappolin, Paolo Gusmeroli: Raccontare l'omofobia in Italia (Paperback, Italian language, 2019, Rosenberg & Sellier) Nessuna valutazione

Il concetto di omofobia emerge all'inizio degli anni Settanta del secolo scorso e rapidamente si …

Vi è quindi un generale consenso, in letteratura, nel considerare l’omofobia dei giovani maschi, rivolta soprattutto verso i loro pari, come strumento di imposizione di un’identità maschile improntata alla ricerca dei segni della virilità tramite la svalutazione e l’opera di degradazione di tutto ciò che vi si oppone simbolicamente. Questo tipo di spiegazioni hanno un carattere parzialmente transculturale poiché si applicano anche a contesti molto diversi tra loro.

Altre spiegazioni transculturali possono essere ritrovate nei modelli psico-sociali di indagine, e fanno riferimento in genere a caratteristiche di personalità come l’autoritarismo, l’ultraconformismo e in parte il conservatorismo. Mauceri (2015) ha rilevato per esempio come lo sviluppo del pregiudizio omofobico tra i giovani dipenda anche dalla provenienza familiare, e in particolare si associ alla presenza di pressioni ideologiche conservatrici o all’esperienza di un clima autoritario.

Raccontare l'omofobia in Italia di , (Questioni di genere) (89%)

Nasser Abu Srour: Il racconto di un muro (Paperback, Feltrinelli) 4 stelle

La prima parte del libro è dedicata alla storia dell’autore e a quella dei profughi …

Il racconto di un muro

4 stelle

Nasser Abu Srour è un uomo palestinese condannato all’ergastolo e detenuto in una prigione israeliana dal 1993, sembrerebbe in seguito a una confessione estorta con la tortura – il condizionale mi sembra d’obbligo solo perché non ho modo di sapere se la versione di Srour è stata verificata, anche se non faccio fatica a credergli dato lo stato disumano del sistema giudiziario israeliano.

Il racconto di un muro non è uno di quei libri su cui possa dire granché: cosa puoi dire di una testimonianza che sembra contenere tutto il dolore del mondo? È un libro che si legge con umiltà e rispetto, lasciando che il dolore dell’ingiustizia e dell’abuso ci attraversi e ci bruci. Perché questa non è solo la storia di Nasser Abu Srour: lui ha voluto anche essere il testimone di avvenimenti e fatti che travalicano la sua persona e si fanno storia collettiva di un popolo …

ha recensito Naufraghi senza volto di Cristina Cattaneo

Cristina Cattaneo: Naufraghi senza volto (Paperback, Italian language, 2018, Raffaello Cortina) 5 stelle

Il corpo di un ragazzo con in tasca un sacchetto di terra del suo paese, …

Naufraghi senza volto

5 stelle

Quando nelle nostre cronache si affaccia la notizia del ritrovamento di un cadavere senza nome ci sembra logico che si metta in moto una procedura per sapere chi sia per poter comunicare la triste notizia a eventuali familiari. Quando accade un disastro, ci pare naturale che le autorità di adoperino per risalire ai nomi delle vittime e mettersi in contatto con le famiglie. Quando affonda un barcone nel Mediterraneo, nessunə si stupisce che vengano contantə ə superstiti e dimenticatə ə mortə.

Cristina Cattaneo, invece, ha pensato che non era il caso. Direttrice del LABANOF, il Laboratorio di antropologia e odontologia forense, ha pensato che, con le sue competenze, poteva dare una mano. Poteva aiutare a identificare tutti quei morti e dare alle famiglie modo di sapere, in maniera inequivocabile, cosa era accaduto aə loro carə. Per permettere loro di andare avanti e non rimanere bloccatə nell’inferno dell’incertezza.

La notte del …

ha recensito La mia fuga alcolica di Kabi Nagata (My Lesbian Experience with Loneliness Series, #4)

Kabi Nagata: La mia fuga alcolica (Paperback, Italian language, 2022, J-POP Manga) 5 stelle

Anche dopo il successo, la vita di Kabi Nagata non è certo diventata più facile, …

La mia fuga alcolica

5 stelle

Come ci ha abituato nei suoi precedenti lavori, Nagata è molto onesta e a questo giro, oltre che affrontare la pancreatite dovuta all’abuso di alcol e il conseguente ricovero, deve affrontare le conseguenze di aver pubblicato due memoir che hanno ferito la sua famiglia. Nagata non vuole aggiungere altro senso di colpa a quello che già prova e quindi decide di non scrivere più memoir, ma di buttarsi nelle opere di narrativa.

Niente di male in questo, ovviamente: ogni autorə ha il diritto di scrivere quello che lə sembra più congeniale. Il problema di Nagata è che questa decisione non sembra il frutto di una libera scelta, ma un imperativo dettato dalla paura del giudizio altrui, sia quello della sua famiglia, sia quello deə lettorə. Sembra che moltə abbiano pensato che tutte le cose spiacevoli che sono accadute a Nagata se le sia meritate in virtù del suo comportamento sbagliato …

Ricardo Piglia: La città assente (Hardcover, Italiano language, 2014, Sur) 4 stelle

Con grande maestria e uno stile impeccabile, Piglia costruisce una complessa narrazione che rende La …

La città assente

4 stelle

La città assente non è il genere di romanzo da leggere mentre si trasloca e la mente è tutta presa dallo scoprire che la doccia non produce acqua calda, dal ricordarti dove hai messo cosa e dal cercare di capire perché all’improvviso il frigorifero avesse preso a lanciare lamenti non appena lo aprivo. Potrà sembrare un libriccino innocuo, ma La città assente è denso quanto l’osmio e in poco più di cento pagine contiene una quantità di tematiche e sperimentazioni narrative che ha dell’incredibile.

Come ci fa notare Tommaso Pincio nell’introduzione, è un romanzo che, senza scendere troppo nei dettagli, si può leggere in quattro modi diversi: come la storia di una macchina, come un romanzo che è una macchina di storie, come un mix delle due tipologie precedenti e come se fossimo davanti a una macchina che parla di una macchina per produrre macchine. Confusə? Lo so, ecco perché …