Gianluigi ha recensito Matematica - Lezione 10: L'infinito di Maurizio Codogno
E oltre!
4 stelle
Un ottimo volume grazie al giusto mix tra divulgazione e formalismo matematico.
(recensione completa su DropSea)
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Un ottimo volume grazie al giusto mix tra divulgazione e formalismo matematico.
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Nel complesso il libro funziona all'interno della collana inserendosi perfettamente nella linea editoriale, grazie a un formalismo tutto sommato leggero, alcune dimostrazioni scelte (altre vengono rimandate agli esercizi) e uno stile comunque ricco di esempi "concreti". Unica vera perplessità è con la serie armonica a segni alterni, con una affermazione che lascia un po' perplessi e che non sembra un refuso o una dimenticanza, ma una poco perdonabile superficialità.
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Un altro interessante mix di spunti tuttosommato gradevole, che però sembra un po' fuori luogo, visto che il testo principale oscilla tra un formalismo che poteva essere riassunto facendo riferimento a volumi precedenti e una parte applicativa che alla fine appare un po' striminzita.
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Il principale argomento del libro è quello di introdurre il lettore alla statistica descrittiva, una disciplina in continua evoluzione, e che continuerà a fornire importanti contributi alla comprensione del mondo.
Col penultimo volume della serie Uoto propone al lettore un confronto a distanza tra Novak, il padre, e Jolenta, la figlia, in una storia che riserva alcuni interessanti colpi di scena.
L'enfasi sul gioco d'azzardo nella parte iniziale è la chiave per raccontare al meglio la teoria delle probabilità.
Metti uno scienziato pazzo al posto del conte Dracula e una casa infestata dagli insetti al posto del suo castello ed ecco un capolavoro dell'horror a fumetti!
Quando non sai, per stessa ammissione del traduttore, dove finisce l'autore e inizia il traduttore, non è semplice valutare un'opera
Nel complesso i due volumi oscillano tra le atmosfere oscure dell'horror classico, il racconto flokloristico giapponese e la divertente commedia animata, che fa da contr'altrare all'approfondimento psicologico dei personaggi umani.
Nel complesso i due volumi oscillano tra le atmosfere oscure dell'horror classico, il racconto flokloristico giapponese e la divertente commedia animata, che fa da contr'altrare all'approfondimento psicologico dei personaggi umani.
Da un'annotazione sul suo diario datata marzo 1875 si sa che il reverendo Charles Lutwidge Dodgson, matematico e divulgatore, meglio noto come Lewis Carroll, aveva in animo di raccogliere buona parte dei suoi enigmi e giochi matematici pubblicati su riviste, libri e romanzi, dal titolo Il libro dei rompicapi di Alice. A distanza di poco più di un secolo è John Fisher, studioso di letteratura, a dare corpo al sogno dell'autore di Alice nel Paese delle Meraviglie, sempre con lo stesso titolo ideato a suo tempo da Carroll.
Per me la teoria dei giochi è sempre stata rappresentata da John Nash, soprattutto per via del suo dilemma del prigioniero. Il suo risultato più importante, però, è quello noto come gli equilibri di Nash, che ha dato una svolta decisa alla teoria dei giochi. Ciò che, però, non sapevo (o non ricordavo bene) era il contributo fondativo a tale teoria dato da John von Neumann, che non solo ha scoperto il risultato da cui la teoria dei giochi ha avuto il via, ma che ha mostrato come tale teoria poteva agilmente essere associata all'economia.
Alan Weisman, giornalista statunitense, andando in giro per il monto a intervistare esperti in vari campi (dall'ingegneria, all'ecologia, alla chimica, all'archeologia e via discorrendo) e a raccogliere testimonianze e storie, ha cercato di capire se e quanto tempo occorrerebbe al pianeta per dimenticare la nostra esistenza a partire dalla nostra improvvisa scomparsa.
Fin qui direi addirittura il migliore, sicuramente a pari merito con Funzioni ed equazioni se non leggermente migliore. E c’è anche una pagina di errata corrige: a volte segnalare i refusi porta a dei risultati!
Questo quinto volumetto ha il compito importante di introdurre concetti come la linearità e gli spazi vettoriali, con la definizione delle operazioni all'interno di questi spazi, come per esempio il prodotto scalare, e le trasformazioni (di simmetria) attraverso le matrici.