Recensioni e commenti

nemobis

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Selva Varengo: La rivoluzione ecologica. Il pensiero libertario di Murray Bookchin (Italian language, 2007) 5 stelle

Review of 'La rivoluzione ecologica. Il pensiero libertario di Murray Bookchin' on 'Goodreads'

5 stelle

Sorprendente questo libro della Varengo (che ho conosciuto): del resto la prefazione dell'ottimo Giampietro Berti me l'avrebbe dovuto far sospettare. L'autrice riesce a riordinare tutta la produzione di Bookchin costruendo un discorso coerente, che si regge soprattutto sulle citazioni dai suoi testi, condensandoli molto efficacemente in un libro molto scorrevole. Emerge per intero la genialità di B., che ha intuito decenni fa, e anni prima di chiunque altro, concetti e problemi che emergono nella loro pienezza soltanto ora, che si comincia a parlare di decrescita. È poi molto bello che B. esponga un vero e proprio piano d'azione per il raggiungimento della società ideale. E in tutto questo c'è anche spazio per le critiche a Bookchin, che sono fatte emergere dall'intelligente lettura dei suoi testi e poi esplicitate attraverso le parole di alcuni critici. In effetti, il determinismo di Bookchin è spesso inquietante. E tutta la sua scelta anarchica deriva …

Arno Schmidt: Alessandro O Della Veritã (Italian language) 5 stelle

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5 stelle

È sempre difficile commentare (con che autorevolezza?) le opere di colossi leggendari come Schmidt: poi mi sento sempre in colpa, sicuro di aver detto una montagna di sciocchezze. Mi limito a segnalare qualche citazione (dove il rischio di sbagliare è inferiore): it.wikiquote.org/wiki/Arno_Schmidt#Alessandro_o_Della_verit.C3.A0

Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte (Italian language, 1997) 4 stelle

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4 stelle

Non mi aspettavo che questo libro mi piacesse tanto. All'inizio Marx dice un po' le solite cose (da saltare a piè pari), poi per il grosso del libro passa alla vera e propria trattazione storica (in parte noiosa, per chi conosca già i fatti e anche per chi non li conosca), e infine nelle ultimissime pagine dà il meglio di sé con una bella analisi strutturale dell'economia francese da fine Settecento a Ottocento inoltrato, e dei conseguenti rapporti di classe: davvero illuminante (anche senza condividerne le conclusioni). Ma la storia dell'ascesa del bonapartismo è proprio da leggere, secondo me: è incredibile quanto sia attuale. Gli errori del partito dell'ordine, come descritti da Marx, sembrano proprio quelli della "sinistra" italiana contro Berlusconi, che dopo aver rinunciato alla lotta per le questioni di principio e per i grandi scandali, demolendo la stessa legalità in nome del "non demonizziamolo", si ritrova a discutere …

Pietro Nastasi: PRISTEM/Storia / Number 6 (PRISTEM/Storia) (Paperback, Italian language, 2002, Springer) 4 stelle

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4 stelle

Questo carteggio racconta la storia personale di due colossi della matematica da un certo punto di vista, e già per questo è una lettura interessante e piacevole. Ma non è solo questo, perché getta luce sul funzionamento degli ambienti accademici tedeschi ottocenteschi (con lotte fra fazioni ecc.), e in generale sullo sviluppo della scienza e della ricerca, fortemente condizionato dalla difficoltà di accedere ai risultati altrui (quante volte i due si lamentano di faticare a trovare una qualche opera, e quante volte la si trovava troppo tardi, e si reinventava quando era già stato scoperto!), ciò che non può che stridere con ciò cui siamo abituati grazie alle telecomunicazioni, a internet (ma che dobbiamo potenziare sempre piú, aumentando la libera circolazione del sapere, invece che erigere muri). Questa è la premessa al vero tema del libro, che è l'impossibilità di fare scienza solitariamente, o comunque l'impossibilità di attribuire alla singola …

Carlo E. Gadda: Lettere a una gentile signora (Italian language, 1983) 4 stelle

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4 stelle

È proprio bello questo libro, sia perché le lettere di Gadda sono piacevoli di per sé a leggersi (contengono diverse perle), sia perché è curioso il rapporto fra questo grande scrittore (e anche altri, come Vittorini) e Lucia Rodocanachi, cui erano soliti subappaltare le traduzioni. E poi si vedono chiaramente le variazioni d'umore di Gadda nel tempo, da come scrive le sue lettere: era felice solo quando aveva tempo di scrivere, ma era costretto a opere «ingegneresche». Alcune citazioni: it.wikiquote.org/wiki/Carlo_Emilio_Gadda#Lettere_a_una_gentile_signora

Gogol' Nikolaj V. -: Tutti i racconti (Italian language, 2004) 5 stelle

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5 stelle

Le cento pagine di introduzione di Leone Pacini Savoj sono persino brillanti, e sono un buon inizio (anche se come al solito è meglio leggerle alla fine, o avendo quantomeno letto le "Anime morte", altrimenti non si capisce nulla). Poi le "Veglie" possono risultare un po' noiose, forse, ma dopo i racconti si fanno sempre piú divertenti e interessanti, a parte "Roma" che è alquanto sconclusionato, ma sempre utile per capire Gogol', senza contare poi che è divertente vedere come si arrabatti per trasmettere lo spirito di Roma senza divagare troppo nel personaggio e viceversa, con tutte le sue solite digressioni.

Review of 'I nuovi mandarini. Gli intellettuali e il potere in America' on 'Goodreads'

5 stelle

Non c'è niente da fare, Chomsky è geniale. È straordinariamente divertente vedere come cita le affermazioni dei "liberali", li prende in giro con una sorta di discorso indiretto libero fingendo di immedesimarsi nelle loro argomentazioni come se fossero le uniche ragionevoli, e le porta alle loro estreme contraddizioni, perdipiú mostrando i paralleli coi discorsi imperialisti giapponesi e tedeschi e prima ancora inglesi. E in questo modo svela del tutto gli scopi e i metodi della guerra in Vietnam e in generale dell'imperialismo statunitense (terribile la teoria dell'urbanizzazione forzata!), in modo tale che nessuna persona dotata di ragione può non ammettere che è stato semplicemente un massacro incivile. Ma la cosa piú importante è che riesce a inserire tutto ciò in un discorso piú generale, che è appunto quello della presa di potere da parte dei nuovi mandarini disumani, cioè della tecnica fine a sé stessa: e in questo ci sono …

ha recensito Il conte Karlstein di Philip Pullman (Fuori Collana)

Philip Pullman: Il conte Karlstein (Hardcover, Italian language, 2003, Salani) 4 stelle

la notte di Ognissanti e Zamiel, il Demone Cacciatore, sta arrivando a reclamare la sua …

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4 stelle

Un libriccino che si legge in due o tre ore, utile per passare il tempo quando non si sa che fare e non si ha voglia di impegnare troppo il cervello. È abbastanza simpatico e divertente: le cose piú divertenti sono state per me: la trasognata Charlotte che trova in ogni oggetto e fatto qualcosa di già visto in un qualche libro; il capitolo scritto da Miss Davenport, un'efficace presa in giro della donna-pratica-inglese, contrapposta alla melodrammatica Lucy. Narrativamente, però, non regge: dopo tutta questa somma di parodie dei diversi personaggi e tipi letterari del periodo, inserite coll'espediente della narrazione a piú mani (che del resto è a sua volta una parodia di un metodo letterario scoperto a quei tempi, usato anche in Frankenstein), dopo che insomma non è successo nulla per 200 pagine, conclude frettolosamente con Zamiel che in quattro e quattr'otto vede Peter, gli fa i complimenti, salva …

ha recensito Democrazia e populismo di John Lukacs (Il cammeo -- 469)

John Lukacs: Democrazia e populismo (Italian language, 2006, Longanesi) 2 stelle

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2 stelle

In una serie di brevi capitoletti, l'autore illustra di volta in volta le differenza fra conservatori, reazionari, populisti, nazionalisti, progressisti, liberali, totalitarismo, autoritarismo ecc., spiegando il vero significato di queste etichette e la loro evoluzione nel tempo.
Le citazioni sono anche brillanti, e il preveggente Tocqueville (il piú citato di tutti) fa sempre piacere, tuttavia in questo modo non si approfondisce proprio nulla di nessun argomento, tantomeno del rapporto fra democrazia e populismo.
In effetti l'unico scopo dell'autore è dimostrare che negli ultimi secoli siamo sempre piú preda del nazionalismo (non propriamente del populismo), e che tutte le altre ideologie non contano proprio nulla.
Perciò ad esempio il socialismo non vale nulla, non significa niente: siamo tutti socialisti, anche Hitler lo era, e pure Stalin era nazional-socialista, ma soprattutto nazionalista, perché solo questo conta.
Per sostenere questa sua convinzione il povero Lukacs, forse a causa della vecchiaia, si inganna (e …

M. Alighiero Manacorda: Perché non posso non dirmi comunista. Una grande utopia che non può morire (Italian language, 2003) 4 stelle

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4 stelle

Un opuscoletto molto agile. Manacorda passa in rassegna tutta una serie di pregiudizi su Marx e risponde concisamente citando i suoi testi per problematizzarne l'interpretazione e ribaltare le critiche in modo filologicamente un po' approssimativo. Lo stesso per Gramsci, di cui invece dà un'interpretazione piú globale (del resto ha anche scritto una monografia su G.) soprattutto da un punto di vista pedagogico, dando molto rilievo al concetto di disciplina in Gramsci (molto interessante), da cui si dipanano diverse questioni. Lo spazio è scarso, ma basta per invitare e incuriosire all'approfondimento. L'ultimo capitolo ripercorre la storia dell'ultimo secolo per riepilogare i misfatti degli anticomunisti e dimostrare che non sono certo minori di quelli dei comunisti.

ha recensito Fair trade di Tonino Perna (Temi -- 77)

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2 stelle

Tutto il libro è incentrato sull'analisi economica dello sviluppo dell'"azienda equosolidale", per cosí dire, con il suo valore aggiunto di soddisfazione per il consumatore, la sua razionalità ecc. Un ragionamento economisticio tradizionale che proprio non sopporto. Mi aspettavo un'analisi puntuale degli effetti dell'equosolidale (ambientali, di trasferimento di ricchezza ecc.), della possibilità di generalizzarlo, dei suoi ultimi sviluppi (e in particolare del passaggio alla grande distribuzione e grande produzione industriale). Invece niente, tutti questi problemi sono solo accennati. Davvero deludente.

J. K. Rowling: Harry Potter e i doni della morte (Italian language, 2008) 4 stelle

Harry Potter and the Deathly Hallows is a fantasy novel written by British author J. …

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4 stelle

Travolgente, si fa bere in una sera (notte), come tutti gli altri, più degli altri. Finalmente c'è stato il riscatto di Piton, e si è approfondita un po' la figura della Silente, aggiungendo qualche sfaccettatura di non perfezione. Per il resto, questo capitolo della saga mi sembra sottolineare più degli altri temi come il valore della diversità e degli altri: non solo Babbani e mezzosangue, ma soprattutto elfi e folletti, che hanno un ruolo importantissimo nella trama, e ignorare la magia e il sapere dei quali provoca in definitiva la caduta di Voldemort. Poi vabbè, i soliti valori dell'amore, del sacrificio di sé per gli amici ecc., però con una maggiore enfasi sul non temere la morte. Peccato che a livello narrativo ancora una volta la lotta contro Voldemort è sostenuta da identici “colpi di scena” di bacchette che non si comportano come dovrebbero e cappello parlante che fa spuntare …