Review of 'La rivoluzione ecologica. Il pensiero libertario di Murray Bookchin' on 'Goodreads'
5 stelle
Sorprendente questo libro della Varengo (che ho conosciuto): del resto la prefazione dell'ottimo Giampietro Berti me l'avrebbe dovuto far sospettare. L'autrice riesce a riordinare tutta la produzione di Bookchin costruendo un discorso coerente, che si regge soprattutto sulle citazioni dai suoi testi, condensandoli molto efficacemente in un libro molto scorrevole. Emerge per intero la genialità di B., che ha intuito decenni fa, e anni prima di chiunque altro, concetti e problemi che emergono nella loro pienezza soltanto ora, che si comincia a parlare di decrescita. È poi molto bello che B. esponga un vero e proprio piano d'azione per il raggiungimento della società ideale. E in tutto questo c'è anche spazio per le critiche a Bookchin, che sono fatte emergere dall'intelligente lettura dei suoi testi e poi esplicitate attraverso le parole di alcuni critici. In effetti, il determinismo di Bookchin è spesso inquietante. E tutta la sua scelta anarchica deriva dal presupposto che l'idea del dominio senza freni sulla natura derivi dal dominio dell'uomo sull'uomo: un'affermazione che andrebbe però provata. Ma per questo bisognerà leggere i libri di Bookchin. Infatti, queste poche pagine invitano calorosamente all'approfondimento del pensiero di questo autore geniale. L'ottima bibliografia (trenta pagine!) sarebbe stata di piú facile consultazione se si fosse adottata la citazione autore-data nelle note a piè di pagina; con tutte queste edizioni, gli «op. cit.» sono spesso alquanto frustranti. Il saggio merita certo di essere tradotto anche in altre lingue. Qualche citazione: it.wikiquote.org/wiki/Murray_Bookchin