Kenobit ha finito di leggere I reietti dell'altro pianeta di Ursula K. Le Guin
I reietti dell'altro pianeta di Ursula K. Le Guin
"C'era un muro... Come ogni altro muro, anch'esso era ambiguo, bifronte. Quel che stava al suo interno e quel che …
Sono Kenobit, uno dei fondatori di Livello Segreto e di LORE. Più ci penso, più realizzo che un social per parlare di libri è più o meno tutto quello che voglio.
Questo collegamento si apre in una finestra pop-up
"C'era un muro... Come ogni altro muro, anch'esso era ambiguo, bifronte. Quel che stava al suo interno e quel che …
Un libro di fantascienza geniale, avvincente e al tempo stesso ricco di significato. Negli ultimi anni ho tratto grande piacere dallo studio del pensiero anarchico e delle sue differenze con il comunismo autoritario (e chiaramente con il capitalismo). Penso che il pensiero anarchico sia criminalmente escluso dagli studi scolastici e che moltissime persone, per questo motivo, non sappiano realmente cosa sia. I reietti dell'altro pianeta immagina un'utopia anarchica, dandole però sostanza: è bellissimo vedere come funzionerebbe una società anarchica secondo Ursula Le Guin, anche perché ne presenta anche le possibili criticità. La critica feroce alla concezione del lavoro e dello sfruttamento nel capitalismo sono da pelle d'oca. Ho imparato più sull'anarchia leggendo lei che leggendo Kropotkin!
Libro incredibile. In parte racconta pratiche concrete dell'insegnamento, riflettendo sul potenziale sovversivo della scuola e mettendo in dubbio i sistemi che usiamo per "misurare" l'apprendimento. In parte racconta un'esperienza lontanissima dalla mia, quella di una donna nera che ha iniziato a studiare ai tempi della segregazione razziale, per poi scalare il mondo accademico. Non sono un insegnante, ma questo libro mi ha aperto gli occhi sul rapporto che possiamo avere con i più giovani. Mi ha responsabilizzato e mi ha dato idee. Tra l'altro scorre che è un piacere!
Non è una lettura facile, ma non è nemmeno nulla di tragico. Questo libro mi ha fatto realizzare quanto poco sapessi realmente del pensiero anarchico. Anarchia viene spesso usata come sinonimo di caos e disordine, quando in realtà è l'opposto. Non lo consiglierei come punto di partenza, però.
Sequel to The Dark Forest. Half a century after the Doomsday Battle, the uneasy balance of the Dark Forest Deterrence …
Una lettura scorrevole, nonostante affronti temi complessi. Fisher non era certo un allegrone, ma la sua lettura lucida del realismo capitalista mi ha dato tantissimi spunti cruciali. Mi ha fatto venire voglia di lottare e mi ha dato speranza nel cambiamento, nonostante all'apparenza sembri solo "disperato".
@Sarpedonte Certo. Nulla può essere obiettivo, specie quando ci si avvicina all'attualità (o anche a concetti attuali, come tutti quelli delle grandi battaglie sociali del Novecento). Per questo, in fondo, non mi stupisce che la scuola, salvo rare eccezioni, sia un'espressione dello status quo, e che in quell'espressione non ci sia molto spazio per parlare di temi "incendiari".
A maggior ragione, sento che abbiamo la responsabilità di gettare semi e colmare la lacuna. Non necessariamente per diffondere le nostre idee, ma per diffondere le domande.
@Sarpedonte Anch'io ultimamente sono assorbito dalla voglia di informarmi sul Novecento e sul suo lato rivoluzionario. Mi sembra un enorme buco che mi ha lasciato l'istruzione (volontariamente?).
@Cer8 Ti è piaciuto? L'avevo visto qualche tempo fa e a momenti lo compravo.
Ho finalmente finito la trilogia dei Tre corpi con questo "Nella quarta dimensione".
Due note generali sulla serie: ottima traduzione, ma pessima scelta dei titoli (avrei tradotto il secondo come "La selva oscura" e il terzo come "La fine della morte"). Criminale la scelta delle quarte di copertina. Evitatele.
Questo terzo libro è come i due che lo precedono, ma con un climax finale ancora più potente.
In alcuni momenti la scrittura risulta un po' lenta e pesante, ma tutto serve per gettare delle basi narrative.
Una trama imprevedibile fino alla fine, frutto di un'immaginazione poderosa, con un gusto fortemente esistenziale.
Mi ci vorrà del tempo per riordinare le idee su questa trilogia. Di sicuro è un capolavoro di immaginazione, nonché qualcosa di fortemente diverso, sia nella sensibilità (si vede che l'autore non è occidentale), sia nelle tematiche.
@quasimagia è una delle cose di Dick che non ho mai letto. Mi fai venire voglia.
@quasimagia resisti nella prima parte (che è comunque bella, ma un po' pesante e lenta). Poi godi forte.