cretinodicrescenzago reviewed Almuric by Robert E. Howard
Howard postumo e falsificato, ma pur sempre Howard
4 stars
[Premessa: metto a registro questa abominevole edizione eStar Books per comodità, ma in realtà ho letto in romanzo in un'ancor più abominevole ebook da 1000 e più pagine con tutti i racconti di Howard ormai di pubblico dominio]
Almuric non è sicuramente alta letteratura: è un esempio tipico di planetary romance delle origini, nella forma codificata da Edgar Rice Burroughs, con un omone statunitense palestrato, volitivo e maschio teletrasportato per magggia in un pianeta alieno ove il nostro eroe massacra a manate la fauna locale, prova il proprio valore marziale agli extraterrestri indigeni umanoidi, e accresce man mano il proprio status a suon di sganassoni contro popoli rivali e mostruosità abominevoli (procace donzella aliena compresa nel biglietto). E allora perché concedo a questo romanzo un punteggio così alto? Perché è tanto manierista quanto è howardiano: ci sono il senso di smarrimento e di sublime davanti alle savane del pianeta Almuric, …
[Premessa: metto a registro questa abominevole edizione eStar Books per comodità, ma in realtà ho letto in romanzo in un'ancor più abominevole ebook da 1000 e più pagine con tutti i racconti di Howard ormai di pubblico dominio]
Almuric non è sicuramente alta letteratura: è un esempio tipico di planetary romance delle origini, nella forma codificata da Edgar Rice Burroughs, con un omone statunitense palestrato, volitivo e maschio teletrasportato per magggia in un pianeta alieno ove il nostro eroe massacra a manate la fauna locale, prova il proprio valore marziale agli extraterrestri indigeni umanoidi, e accresce man mano il proprio status a suon di sganassoni contro popoli rivali e mostruosità abominevoli (procace donzella aliena compresa nel biglietto). E allora perché concedo a questo romanzo un punteggio così alto? Perché è tanto manierista quanto è howardiano: ci sono il senso di smarrimento e di sublime davanti alle savane del pianeta Almuric, il cameratismo sincero e goliardico fra guerrieri palestrati, uno sforzo di sociologica per differenziare gli extraterrestri egalitari da quelli autocratici, il disgusto repellente per le mostruosità assortite da spappolare a sassate, il senso di splendore e di eucatastrofe durante la grande battaglia finale climatica... e l'evidente intervento postumo di Otis Adalbert Kline, l'agente di Howard, per completare il testo incompiuto con due paragrafi di finale che più farlocchi non si può, e sono così assurdi che fanno il giro e ci donano una bella risata. Per chi come me vuol bene a quel matto di Bob-Due pistole, il gioco vale la candela.