Una versione estesa di questa recensione si trova sul blog the nerd experience
Il fumetto si chiama "la morte di Superman" quindi immagino non sia un grande spoiler dire che, beh... Superman muore - così come non rovinerò la sopresa a nessuno dicendo che, in qualche modo, l'azzurrone tornerà. La morte non è mai definitiva per i personaggi di fantasia, men che meno per i supereroi, ed è giusto così... nonostante questo, ammetto che leggendolo la lacrimuccia ad un certo punto mi è scesa (e solo un altro fumetto può vantare questa cosa... ma è un'altra storia)
Perchè si Superman non è uno di famiglia, non è il mio eroe preferito e diamine non è neanche una persona vera; eppure la storia riesce a farcelo amare, a farci immedesimare nei panni di chi come Lois, Martha, Jonathan e gli altri piangeranno la sua scomparsa.
Tutti purtroppo abbiamo subito un lutto …
Una versione estesa di questa recensione si trova sul blog the nerd experience
Il fumetto si chiama "la morte di Superman" quindi immagino non sia un grande spoiler dire che, beh... Superman muore - così come non rovinerò la sopresa a nessuno dicendo che, in qualche modo, l'azzurrone tornerà. La morte non è mai definitiva per i personaggi di fantasia, men che meno per i supereroi, ed è giusto così... nonostante questo, ammetto che leggendolo la lacrimuccia ad un certo punto mi è scesa (e solo un altro fumetto può vantare questa cosa... ma è un'altra storia)
Perchè si Superman non è uno di famiglia, non è il mio eroe preferito e diamine non è neanche una persona vera; eppure la storia riesce a farcelo amare, a farci immedesimare nei panni di chi come Lois, Martha, Jonathan e gli altri piangeranno la sua scomparsa.
Tutti purtroppo abbiamo subito un lutto nella vita e tutti abbiamo qualcuno che, se dovesse andarsene, lascerebbe un vuoto incolmabile: ecco, La morte di Superman è la narrazione di tutti questi lutti.
Impossibile non pensarci, impossibile non farsi sfiorare dall'idea "e se al posto di Supes ci fosse..."
Da leggere, assolutamente.
Anche se non sapete niente di Superman - si vi perderete qualche riferimento a qualche personaggio secondario, ma poco importa.
@Mannivu Lessi la prima versione pubblicata in italia, non ricordo di preciso i dettagli ma ricordo bene la delusione del finale che sapeva proprio di tirato via, come se l'autore fosse stato costretto a chiudere nel giro di poche settimane.
Ogni giorno i poteri che governano la nostra società architettano raffinati stratagemmi per sottrarci porzioni …
Dovrebbero leggerlo tutti
5 stelle
Uno dei libri più significativi che abbia mai letto: mi scoccia quasi non averlo fisicamente tra le mani (l'ho preso in prestito da una biblioteca), perchè ci sono passaggi da rileggere e rileggere più e più volte.
Lo consiglio a tutti nonostante la terminologia un po' "polarizzata" (il capitale, ecc ecc) ma presenta bene l'idea che l'unica ricchezza, l'unica moneta che abbiamo a disposizione è il tempo e come la società e i mercati contemporanei mirino sempre di più ad eroderlo.
Certo, chi già mastica questi argomenti probabilmente non troverà nulla di nuovo ma per chi come me è relativamente novizio alla tematica è una lettura decisamente illuminante.
Ogni giorno i poteri che governano la nostra società architettano raffinati stratagemmi per sottrarci porzioni …
Oggi l’individuo è sempre più rivolto verso sé stesso, verso le proprie possibilità moltiplicate dalle tecnologie e, dunque, ha voglia di saturare il proprio impiego del tempo per non lasciare spazio al vuoto che lo colpevolizzerebbe. Quindi non dovremmo lamentarci perché penso che tutto ciò sia il risultato di un desiderio che non è necessariamente espresso, ma che ci spinge a saturare il nostro tempo perché l’occupazione ci dona un’ontologia, un peso esistenziale. Quando siete sommersi di lavoro esistete! C’è una sorta di piacere nel fatto di poter dire di non avere tempo, in più è una buona scusa che permette di non ascoltare gli altri, di non dover rispondere alle loro domande e di non occuparci di loro. È molto comodo tutto questo, per chiunque!
Non sono un esperto di filosofia, sto studiando quella orientale per hobby ma non è certo il mio mestiere; nonostante ciò giudico questo libriccino del tutto evitabile.
Intanto più che "la metafisica orientale" dovrebbe chiamarsi "cos'è la metafisica", dato che quell'"orientale" del nome (riferito all'india, e già qui definire il pensiero indiano "orientale" sarebbe discutibile) c'è solo perché, per l'autore, la metafisica in occidente ormai non esiste più e il 90% del libro è solo una verbosa descrizione di cosa si intende per metafisica.
Detto questo in tutto il volumetto ci saranno giusto 2 o 3 paragrafi interessanti, tra cui le conclusioni, e comunque poco approfonditi
Il libro che avete davanti non è solo scrittura. E' musica che ha generato nuove …
Commento dopo la lettura dell'intro e dei primi due racconti: non avevo la minima idea di cosa avessi tra le mani, avevo libro trovato per caso in una bancarella anni fa e poi me l'ero dimenticato su uno scaffale... beh, ora posso dire che quello è stato un vero colpo di fortuna.
Il cyberpunk nasce qui.
Mi pento e mi dolgo con tutto il cuore di non averlo iniziato prima
Il libro che avete davanti non è solo scrittura. E' musica che ha generato nuove …
Per ora ho letto solo l'introduzione, che è un piccolo manifesto del Cyberpunk: questa antologia promette di essere una pietra miliare, il giusto punto di partenza per chi (come me) vuole addentrarsi in questo genere
Le equazioni sono la linfa della matematica, delle scienze e della tecnologia. In loro assenza …
Buon libro, ma a tratti ostico
3 stelle
Ho fatto molta fatica a finire il libro: sono appassionato di fisica e non sono del tutto digiuno alla matematica avendo fatto ingegneria, anche se è passato tanto tempo.
Nonostante questo alcune equazioni (che poi non sono equazioni in senso stretto, ma vabè) le ho trovate parecchio difficili da digerire: forse non erano spiegate bene... mi riferisco sopratutto (ma non solo) all'equazione del caos, che sinceramente non ho capito nè a cosa serve nè come funzioni.
Nel complesso comunque una lettura godibile, se l'argomento appassiona: ho apprezzato moltissimo lo sforzo dell'autore di fare esempi concreti sia sulle applicazioni che sul perchè e sul come sono nate le equazioni in oggetto; aiutano a contestualizzare e a dare un senso a quelli che altrimenti sarebbero stati solo "oggetti matematici".
Alla fine posso dire di aver imparato qualcosa di nuovo, resta però un dubbio... avrei capito il contenuto del testo se fossi stato …
Ho fatto molta fatica a finire il libro: sono appassionato di fisica e non sono del tutto digiuno alla matematica avendo fatto ingegneria, anche se è passato tanto tempo.
Nonostante questo alcune equazioni (che poi non sono equazioni in senso stretto, ma vabè) le ho trovate parecchio difficili da digerire: forse non erano spiegate bene... mi riferisco sopratutto (ma non solo) all'equazione del caos, che sinceramente non ho capito nè a cosa serve nè come funzioni.
Nel complesso comunque una lettura godibile, se l'argomento appassiona: ho apprezzato moltissimo lo sforzo dell'autore di fare esempi concreti sia sulle applicazioni che sul perchè e sul come sono nate le equazioni in oggetto; aiutano a contestualizzare e a dare un senso a quelli che altrimenti sarebbero stati solo "oggetti matematici".
Alla fine posso dire di aver imparato qualcosa di nuovo, resta però un dubbio... avrei capito il contenuto del testo se fossi stato TOTALMENTE digiuno di fisica?