Mi piange il cuore dover contenere il mio animo da fanboy (adoro Cristina Scabbia da più di vent'anni, quindi è davvero dura) ma onestamente mi ha lasciato un po' freddino, salvo un capitolo molto intenso e sentito (ovviamente quello sui genitori) e qualche passaggio intermedio
i suoi diavoletti sono pucciosissimi, traspare tanto amore per il senso estetico e la costruzione dei suoi look, qualche aneddoto carino sulla Milano degli anni '90 e gli inizi tra fax, il Bela Lugosi e il Midnight, oppure le band storiche incontrate nel corso dell'enorme carriera dei Lacuna Coil
però ecco, avrei preferito leggere un bel po' di pagine in più concentrate sul percorso dei Lacuna, magari enfatizzando ogni singolo album (ahimè ne vengono citati un paio di sfuggita) anche se dal suo punto di vista personale ovviamente.
Il libro si legge in un paio d'ore: lo consiglio senz'altro a fan sfegatat* e magari chi …