Brossura, 336 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 31 Ottobre 2022 da Einaudi.
Brossura, 336 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 31 Ottobre 2022 da Einaudi.
La scomparsa di internet dalle nostre vite è imminente e inevitabile. Gli esperti ci avvertono da anni, ci hanno prospettato il grande collasso digitale, ci hanno detto come potrebbe avvenire, quando e perché. Ma noi non gli crediamo o non vogliamo credergli. Così come per l'emergenza climatica o per l'emergenza sanitaria tutti sembrano far finta di nulla, fino a che arriverà il momento in cui dovremo fare i conti con un evento che rischierà di cambiare le nostre vite per sempre. E allora non saremo pronti. Ma il tutto parte da un'unica domanda scottante: come ha fatto internet da strumento di liberazione a diventare un coacervo di manipolazione e dipendenza? In Error 404 Esther Paniagua ci spiega come potrebbe verificarsi il grande collasso della rete delle reti. Ci parla di controllo, disinformazione, polarizzazione e odio incendiario online. Di come la discriminazione viene automatizzata, così come la censura e la repressione. …
La scomparsa di internet dalle nostre vite è imminente e inevitabile. Gli esperti ci avvertono da anni, ci hanno prospettato il grande collasso digitale, ci hanno detto come potrebbe avvenire, quando e perché. Ma noi non gli crediamo o non vogliamo credergli. Così come per l'emergenza climatica o per l'emergenza sanitaria tutti sembrano far finta di nulla, fino a che arriverà il momento in cui dovremo fare i conti con un evento che rischierà di cambiare le nostre vite per sempre. E allora non saremo pronti. Ma il tutto parte da un'unica domanda scottante: come ha fatto internet da strumento di liberazione a diventare un coacervo di manipolazione e dipendenza? In Error 404 Esther Paniagua ci spiega come potrebbe verificarsi il grande collasso della rete delle reti. Ci parla di controllo, disinformazione, polarizzazione e odio incendiario online. Di come la discriminazione viene automatizzata, così come la censura e la repressione. In definitiva, ci mostra il funzionamento occulto di una tirannia digitale che neppure George Orwell e Aldous Huxley avevano immaginato.