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Un viaggio inaspettato, iniziato con un ritmo lento e straniante. Più di una volta sono stato tentato di abbandonarlo, ma alla fine questo viaggio di trent'anni mi ha preso parecchio!

Lettura consigliata esclusivamente a chi ha letto "Il Ramo d'oro" di Frazer. Si tratta di pensieri veloci e fugaci (e molto spesso critiche taglienti) sulle teorie che Frazer espone nella sua opera magna. Sono punti di vista perlopiù interessanti, che offrono punti di vista alternativi stuzzicanti alle teorie di F., talvolta esposte con un po' di immodestia.

Di Huxley, avevo letto solamente "Le porte della percezione" e non mi aveva convinto un granché. Forse non sono un grande fan della non-fiction. Tuttavia, incuriosito dal fatto realmente accaduto a Loudun, ho cominciato questo libro senza sapere cosa aspettarmi. Sono rimasto piacevolmente colpito, sia per il tono utilizzato (talvolta semiserio e condito con un po' di humor), sia per le analisi psicologiche dei protagonisti della vicenda. L'ultima parte del libro è forse un po' noiosa in confronto al resto, ma consiglierei la lettura ai curiosi di... quanto assurdo può essere talvolta l'uomo.

In breve, il messaggio di questo libro non è certo una novità: stare all'aria aperta (in particolari, nei boschi) fa bene. Il modo in cui approccia il discorso, la scorrevolezza, gli svariati punti in cui ci si può ritrovare, però, lo rendono una lettura breve e molto piacevole. Peccato che si ripeta un po' troppo e che non approfondisca magari gli esercizi che si potrebbero fare all'aperto. Un libro che chiunque dovrebbe leggere, senza troppo impegno, per ricordarsi che "staccare ogni tanto" è essenziale.

Secondo me, uno dei maggiori pregi di Stephen King è il riuscire a scrivere "con la mente di un ragazzino" in maniera ineccepibile. Tutti i suoi libri che ho amato (IT su tutti), infatti, hanno come protagonisti dei dodicenni o giù di lì. Da troppi anni avevo rimandato la lettura di questa novella da cui è tratto il famosissimo film "Stand by Me", e non mi ha deluso per niente. La prima metà mi è piaciuta tantissimo, poi forse il ritmo scema un po'; tuttavia è stato un piacere leggerlo e anche stavolta mi è venuta voglia di leggere un altro suo libro, magari tra qualche mese. Ci casco sempre come un pollo.

"Non ho mai più avuto amici, in seguito, come quelli che avevo a dodici anni. Gesù, e voi?"

@SalirandaDuedicoppe oddio, non voglio dire nulla per evitare spoiler, ma personalmente, all'epoca (più di dieci anni fa!), Cloud Atlas mi è piaciuto di più. Dovrei rileggerlo per vedere che effetto fa oggi... ma vale un po' per tutti i libri :)

Mi è piaciuta l'idea su cui si basa la trama e i personaggi, nei seppur brevi capitoli dove si incontrano, sono molto ben caratterizzati. Non mi è piaciuto molto, invece, il modo un cui vengono gestiti gli svelamenti dei retroscena. Darei più un 3,5/5, ma comunque è un bel libro, piuttosto breve e godibile, quindi arrotondo per eccesso!

Ho amato Cloud Atlas prima che uscisse il film (mezza porcata, imho). Ho buone aspettative per Slade House!

The Chain mi ha attirato per la trama singolare, ma dalle prime pagine è iniziato piuttosto male. Lo stile dell'autore pare descrivere in maniera quasi forzata lo stato d'animo di Rachel, la protagonista... ma è solo un mio punto di vista opinabile. Le cose migliorano decisamente con la seconda parte del libro: il tono generale cambia e pare quasi scritto da un'altra persona. Bene pure per il finale, tutto sommato più che soddisfacente. Tutto sommato mi sento di consigliarlo, ma è stato un saliscendi non da poco.

P.S. Stendiamo un velo pietoso sulla descrizione del browser Tor, ma vabbè.

A poche pagina dall'inizio, ho già trovato un commento sul browser Tor che vale da solo il prezzo del libro... non benissimo, anzi. Seguiranno aggiornamenti.

"Andromeda" non è un libro per tutti, visti molti risvolti tecnici (a cui siamo diventati abituati con la pandemia), ma è un thriller con i fiocchi. Ormai sono passati quasi vent'anni da quando ho letto gli altri libri di Crichton, ma questo non ha fatto altro che ricordarmi quanto l'autore sia bravo a far crescere la suspense da un capitolo all'altro.

Il finale l'ho trovato un pochino... diverso dal resto del testo, ma da pseudo-scrittore-in-erba l'ho trovata una soluzione piuttosto comoda.

Voglia di leggere il seguito? Ni. Piaciuto? Sì.