Gli abitanti meccanici del pianeta Krikkit sono stufi di guardare il cielo stellato sopra le …
Una spanna sotto i precedenti.
3 stelle
I primi due libri della serie della Guida Galattica si sono rivelati esilaranti e mi hanno fatto correre verso la conclusione. Questo invece mi ha portato più volte a interromperlo e ricominciarlo, non invogliandomi a concluderlo. Lo spirito sarcastico e critico di Adams c’è tutto, forse è la struttura della storia che mi è risultata pesante, riuscendo a rientusiasmarmi solo sul finale.
Abbiamo varcato il terzo millennio e siamo tutti molto occupati a non ammalarci, a curarci …
Interessante analisi e proposta per medici, pazienti e professionisti della sanità
4 stelle
La Medicina Narrativa si propone come strumento per abbattere il muro tra curanti e pazienti e al contempo permettere a entrambe le parti di analizzare e definire meglio il processo di cura grazie allo strumento della scrittura e della lettura.
Lettura consigliata ai soggetti d’interesse.
"Uno spettro si aggira per l'immaginario collettivo, e questo spettro si chiama Frankenstein. Mary Shelley …
La condanna eterna di chi semplicemente lascia scorrere
5 stelle
Il romanzo scava nella maniera più estrema possibile sul non assumersi le proprie responsabilità delle proprie azioni e di come queste inevitabilmente ci tornino a tormentare.
Probabilmente se Victor si fosse preso cura della propria creatura sin dall’inizio, non abbandonando alla casualità del mondo il proprio errore, nessuna delle disgrazie raccontate nel libro sarebbe accaduta, e non sarebbe stato condannato al tormento eterno che viene descritto sin dalla prima pagina.
Un classico che fino a un certo punto oggi può essere associato all’horror moderno, se non come progenitore.
Lo straconsiglio agli amanti dei classici.
«Il Maestro e Margherita è uno dei capolavori del Novecento, amato da lettori di ogni …
Il mio libro preferito
5 stelle
Mai avrei potuto immaginare di potermi trovare davanti un libro del genere.
Mi ci sono buttato alla cieca, conoscendo Bulgakov solo di nome e fama. Ho trovato il mio libro preferito, almeno finora.
L’avvicendarsi della storia di Ponzio Pilato con quella della squadra satanica in giro per la Russia sovietica mette su un quadretto surreale e grottesco che gioca con la natura umana prima ancora dell’entrata in scena del maestro e di Margherita, che non diventano mai totalmente i veri protagonisti di questa storia, probabilmente perché Woland, Korov'ev, Behemoth e Azazello rapiscono così tanto l’immaginario del lettore da non vedere l’ora di tornare a vederli combinare qualcosa nelle vite degli ipocriti abitanti della Mosca sovietica degli anni trenta.
This diary style book by Bram Stoker continues to put fear into the hearts of …
Tensione epistolare
5 stelle
Mai e dico MAI avrei potuto pensare che un romanzo epistolare come questo possa essere in grado di creare una tensione tale nel lettore tanto da spingerlo a voler correre verso il capitolo successivo per capire come la vicenda progredisce.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati e Mina Harker merita un plauso come vero personaggio femminile con gli attributi, in contrasto a tante forzature più recenti. Mina è il vero motore della squadra improvvisata di cacciatori di vampiri, la coordinatrice, anche la mente, seconda forse solo al Prof. Van Helsing come centralità per la riuscita dell’impresa.
Bello, bellissimo. Dovrebbero leggerlo tutti.
Non ho mai letto altro di Woody Allen, ma sono un amante del suo cinema e del suo stile nevrotico.
I racconti brevi di questa raccolta hanno spaziato dal dimenticabile al molto simpatico, senza mai lasciarmi però nulla in particolare.
La redenzione del tutto è avvenuta sull’ultimo più lungo racconto, che per me “è valso il prezzo del biglietto”, forse perché ha quel tipico tono autobiografico di Allen, i protagonisti che potrebbero essere usciti da un suo film degli anni ‘70, e racconta il suo inflazionato sogno Newyorkese pronto a crollare in una sola riga di testo. Non lo scorderò facilmente, anzi, probabilmente un giorno crederò non di averlo letto ma di averlo visto come uno dei suoi film classici.
Personalmente apprezzo molto Venturini. La serie “Tutte le ragazze con una certa cultura” è una delle cose più belle del periodo dell’università e il romanzo che ne è seguìto non è stato da meno.
Avrei voluto tanto apprezzare questo libro, ma non ci sono proprio riuscito, tanto da essere stato tentato più volte di interrompere la lettura.
La premessa secondo me aveva un bel potenziale: l’idea di una anziana un po’ fuori di testa che vuole ricongiungere i corpi dei Vianello poteva essere il punto d’inizio di un’avventura grottesca e surreale, ma così non è.
Sembra che l’autore avesse scritto un libro dimensione Adelphi e l’abbia dovuto raddoppiare per questioni editoriali infarcendolo di citazioni pop al limite del sopportabile, tanto da risultare a volte meno calzanti di quelle già insensate e di cattivo gusto di The Big Bang Theory.
== SPOILER ==
A volte si rasenta l’improponibile, se si pensa …
Personalmente apprezzo molto Venturini. La serie “Tutte le ragazze con una certa cultura” è una delle cose più belle del periodo dell’università e il romanzo che ne è seguìto non è stato da meno.
Avrei voluto tanto apprezzare questo libro, ma non ci sono proprio riuscito, tanto da essere stato tentato più volte di interrompere la lettura.
La premessa secondo me aveva un bel potenziale: l’idea di una anziana un po’ fuori di testa che vuole ricongiungere i corpi dei Vianello poteva essere il punto d’inizio di un’avventura grottesca e surreale, ma così non è.
Sembra che l’autore avesse scritto un libro dimensione Adelphi e l’abbia dovuto raddoppiare per questioni editoriali infarcendolo di citazioni pop al limite del sopportabile, tanto da risultare a volte meno calzanti di quelle già insensate e di cattivo gusto di The Big Bang Theory.
== SPOILER ==
A volte si rasenta l’improponibile, se si pensa che per descrivere il punto di vista di una vecchia donna si passa a citare le Hot Weels, così, di botto, e per descrivere la madre in rigor mortis si cita un soldatino che appare in una scena di Mamma ho perso l’aereo 2.
== FINE SPOILER ==
Volete una lettura pop? Leggete il libro precedente di Venturini, che vi consiglio vivamente.
Questo, proprio no.
A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di …
I libri rendono liberi
4 stelle
Forse il messaggio non è il più originale, come più volte ho letto in critiche questo romanzo breve, ma la messa in atto sicuramente non è banale.
Ho trovato perfetta l’idea di utilizzare un personaggio che rappresenta così efficacemente la secolarizzazione delle istituzioni e dei valori come la regina Elisabetta II per costruire sull’idea della paura del cambiamento e di come la conoscenza invece di essere utilizzata come forza viene spesso temuta dai detentori del potere, specialmente quando ad acquisire la conoscenza è un personaggio con un potere temporale che, in uno stato democratico, è giustamente costretto a sottostare più di quanto si possa immaginare ai rappresentanti eletti, che però di contro temono di perdere la propria posizione e sfruttano questi personaggi secolarizzati come scudo delle proprie malefatte.
Un rimarco costante di come i libri rendano liberi anche chi in teoria avrebbe più libertà di chiunque altro al mondo.
«La "materia" di cui tratta "Moby Dick" non è che un'abnorme espansione di un banale …
La realtà umana in un romanzo
5 stelle
Tra i classici che ho avuto modo di leggere finora, Moby Dick è sicuramente quello che riesce ad analizzare e sovrapporre più tematiche riguardanti la natura umana, senza che tra esse ci sia alcuna soluzione di continuità.
Quelle che più saltano all'occhio, e tutte trattate in maniera molto più che avanguardistica per l'epoca (1851), sono:
- La vendetta (il tentativo di vendicarsi di Dio, del fato o della natura)
- L'animalismo (traspare chiaramente che il protagonista si rende conto della crudeltà del trattamento che viene riservato alle balene, tanto da tentare di descriverne la paura)
- L'orientamento sessuale (MICROSPOILER Ismaele e Queequeg si "sposano" e da come Ismaele descrive la prestanza fisica del principe isolano appare una vena di attrazione omosessuale)
- Il rapporto dell'uomo con la fede (e come ogni personaggio la interpreta)
- Il rapporto tra fatalismo e libero arbitrio (e il forzare il corso degli eventi …
Tra i classici che ho avuto modo di leggere finora, Moby Dick è sicuramente quello che riesce ad analizzare e sovrapporre più tematiche riguardanti la natura umana, senza che tra esse ci sia alcuna soluzione di continuità.
Quelle che più saltano all'occhio, e tutte trattate in maniera molto più che avanguardistica per l'epoca (1851), sono:
- La vendetta (il tentativo di vendicarsi di Dio, del fato o della natura)
- L'animalismo (traspare chiaramente che il protagonista si rende conto della crudeltà del trattamento che viene riservato alle balene, tanto da tentare di descriverne la paura)
- L'orientamento sessuale (MICROSPOILER Ismaele e Queequeg si "sposano" e da come Ismaele descrive la prestanza fisica del principe isolano appare una vena di attrazione omosessuale)
- Il rapporto dell'uomo con la fede (e come ogni personaggio la interpreta)
- Il rapporto tra fatalismo e libero arbitrio (e il forzare il corso degli eventi che porta inevitabilmente a distruzione)
- Il razzismo (sulla nave convivono uomini da ogni angolo del mondo, e quelli che vengono ritenuti i "selvaggi", i ramponieri del Pequod, sono trattati con gli stessi accorgimenti degli ufficiali di bordo
- La follia e l'ossessione
Non avrei potuto leggere questo romanzo sotto una certa età. Più si è vissuti in questo mondo, più si potrà cogliere di quello che Melville mette su carta.
Nessuna parola è messa a caso, nemmeno le centinaia di pagine di dettagli tecnici sulla baleneria.
Consiglio spassionato:
non cercate recensioni in inglese sul libro... essendo per gli americani come i nostri Promessi Sposi, letto forzatamente a scuola, si leggeranno da lamentele sulla corposità del testo e la prolissità di certi passaggi, a frasi deliranti come "Parla di un uomo bianco che da la caccia ad una balena bianca, e per questo non fa per me", dimostrando la sempre valida regola che non si può imporre l'amore per la lettura. Al massimo si può educare ad esso.
He Died with a Felafel in His Hand is a purportedly non-fiction autobiographical novel by …
“Il film è meglio”
4 stelle
Ho finalmente letto questo libro che aspettava sullo scaffale da anni il suo momento.
Lo comprai perché amo alla follia il film cult omonimo ispirato ed esso e non sono rimasto per nulla deluso.
Le vicende al limite della realtà che l’autore racconta nei suoi molteplici cambi di stanza e casa, anche se molto tinte della realtà australiana, potranno comunque risvegliare le memorie universitarie di tutti coloro che come me per anni furono studenti fuori sede che condividevano la casa in affitto con perfetti sconosciuti che a volte diventavano fratelli, a volte si rivelavano mancati terroristi.
L’edizione non è un granché. Confrontandola con quelle straniere e solo sfogliando le pagine di questa ci si rende conto che risulta castrata nel comparto dell’impaginazione, ma nonostante ciò risulta perfettamente godibile.
Questo è uno di quei rari casi in cui il film ispirato a un libro viene fuori migliore della fonte d’ispirazione, e …
Ho finalmente letto questo libro che aspettava sullo scaffale da anni il suo momento.
Lo comprai perché amo alla follia il film cult omonimo ispirato ed esso e non sono rimasto per nulla deluso.
Le vicende al limite della realtà che l’autore racconta nei suoi molteplici cambi di stanza e casa, anche se molto tinte della realtà australiana, potranno comunque risvegliare le memorie universitarie di tutti coloro che come me per anni furono studenti fuori sede che condividevano la casa in affitto con perfetti sconosciuti che a volte diventavano fratelli, a volte si rivelavano mancati terroristi.
L’edizione non è un granché. Confrontandola con quelle straniere e solo sfogliando le pagine di questa ci si rende conto che risulta castrata nel comparto dell’impaginazione, ma nonostante ciò risulta perfettamente godibile.
Questo è uno di quei rari casi in cui il film ispirato a un libro viene fuori migliore della fonte d’ispirazione, e qui siamo davanti a un buon libro che da vita a un ottimo film cult.