DottorFred rated Il ritratto di Dorian Gray: 5 stars

Il ritratto di Dorian Gray by Oscar Wilde
Pubblicato nel 1890 sul "Lippincott's Monthly Magazine", Il ritratto di Dorian Gray provoca subito grande curiosità nel pubblico, che nel …
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Start: Gennaio 2022 (Nella lista non sono inclusi librogame e fumetti)
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Pubblicato nel 1890 sul "Lippincott's Monthly Magazine", Il ritratto di Dorian Gray provoca subito grande curiosità nel pubblico, che nel …
Six Memos for the Next Millennium (Italian: Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio) is a book based on …
Chiesi in regalo questo libro a 11 anni dopo aver visto lo sceneggiato televisivo, ma è rimasto per 19 anni nella mia libreria, ignorato e quasi dimenticato. E me ne rammarico, me ne rammarico in una maniera incredibile, quasi da lacrime agli occhi. Avrei amato leggere questo libro a quella età.
"I ragazzi della via Pal" come ogni buona storia ha molteplici singificati e interpretazioni, che possono anche andare oltre l'intento originale dell'autore. Perché se Molnàr ci parla di patria e di giochi di guerra (è importante collocare il libro nell'anno in cui è stato scritto, il 1907), dalle stesse parole oggi si può educere un antimilitarismo, un desiderio che la guerra resti solo un gioco, violento solo per finta, un po' come i nostri videogame. Riducendo la guerra ad un gioco per ragazzi, la si può esorcizzare dai nazionalismi, anche perché alla fine della guerra comnuque, il povero avrà …
Chiesi in regalo questo libro a 11 anni dopo aver visto lo sceneggiato televisivo, ma è rimasto per 19 anni nella mia libreria, ignorato e quasi dimenticato. E me ne rammarico, me ne rammarico in una maniera incredibile, quasi da lacrime agli occhi. Avrei amato leggere questo libro a quella età.
"I ragazzi della via Pal" come ogni buona storia ha molteplici singificati e interpretazioni, che possono anche andare oltre l'intento originale dell'autore. Perché se Molnàr ci parla di patria e di giochi di guerra (è importante collocare il libro nell'anno in cui è stato scritto, il 1907), dalle stesse parole oggi si può educere un antimilitarismo, un desiderio che la guerra resti solo un gioco, violento solo per finta, un po' come i nostri videogame. Riducendo la guerra ad un gioco per ragazzi, la si può esorcizzare dai nazionalismi, anche perché alla fine della guerra comnuque, il povero avrà dato la vita per una patria che tanto ama e che comunque l'indomani il ricco di turno trasformerà a suo piacimento per il proprio tornaconto.
Straconsiglio la lettura a chiunque. Il testo è molto leggero e scorrevole, la storia semplice e coinvolgente, e riporterà chi ha avuto la fortuna di avere una propria "banda" di amici ai momenti in cui da ogni giorno si riusciva a tirar fuori una piccola avventura.
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