Il maestro e Margherita

Universale Economica Feltrinelli Classici

Brossura, 560 pagine

lingua Italiano

Pubblicato il 10 Marzo 2016 da Feltrinelli.

ISBN:
978-88-07-90014-3
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5 stelle (6 recensioni)

«Il Maestro e Margherita è uno dei capolavori del Novecento, amato da lettori di ogni età in tutto il mondo, e leggerlo oggi può essere ancora più prezioso per saziare la nostra sete di libertà. Perché a volte lo scontro frontale non funziona; meglio essere furbi come il gatto Behemot.» – Gabriel Boninsegna per Maremosso

«Il Diavolo è il più appariscente personaggio del grande romanzo postumo di Bulgakov. Appare un mattino dinanzi a due cittadini, uno dei quali sta enumerando le prove dell'inesistenza di Dio. Il neovenuto non è di questo parere... Ma c'è ben altro: era anche presente al secondo interrogatorio di Gesù da parte di Ponzio Pilato e ne dà ampia relazione in un capitolo che è forse il più stupefacente del libro... Poco dopo, il demonio si esibisce al Teatro di varietà di fronte a un pubblico enorme. I fatti che accadono sono cosi fenomenali che alcuni …

4 edizioni

Affascinante, divertente, da rileggere

4 stelle

Ho trovato questo libro usato a una bancarella e l'ho subito preso data la sua fama, e dato che ho letto mille raccomandazioni di leggerlo.

All'inizio mi ha divertito, poi mi ha costretto a rileggermi certi passaggi non tanto per la complessità, ma per domandarmi dei vari significati che potrebbero avere certe immagini.

Adoro i vari livelli di complessità che potrebbe avere (ha)? un'opera del genere, acessibilissima eppure senz'altro stratificata. Non posso darle il massimo dei voti solo perché non credo di aver compreso a fondo tutte le sfumature, ma è un libro davvero bellissimo, sia come trama che come stile.

Ci si rivede tra una decina d'anni per una rilettura. :)

Il maestro e Margherita

5 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Il Maestro e Margherita è uno di quei romanzi così densi da farmi guardare con sconforto alla pagina bianca che dovrei riempire di affermazioni sagaci su un grande classico della letteratura. Purtroppo tutto quello che mi viene da scrivere al riguardo è: leggetelo! Cosa che, oltre a non farmi vincere il premio di Blogger Originale dell’Anno, non vi metterà addosso nessuna curiosità di leggerlo…

Potrei raccontarvi che questa è la terza volta (credo) che leggo Il Maestro e Margherita. La prima volta era molto giovane e ne ho apprezzato soprattutto l’aspetto fantastico e umoristico. Come si fa a non ridere delle trovate di Behemoth e Korov’ev? O di Margherita che svolazza nei cieli di Mosca e finisce per devastare l’appartamento dell’odioso Latunskij? Allo stesso modo si apprezza il lato fantastico, con la presenza di Woland/Satana e del …

Bella atmosfera (ye ye ye yey)

4 stelle

Questo è un libro che ho adorato: l'ho divorato fino a metà, poi il mio Kobo s'è rotto e quando ne ho ottenuto un altro ho divorato la seconda metà.

Il racconto è ambientato a Mosca in pieno regime stalinista e protagonisti sono intellettuali la cui tranquilla esistenza viene turbata dall'arrivo in città di Satana. Il racconto mantiene un tono che oscilla tra la fiaba per bambini e il racconto buffo, ma è evidente come sotto ci sia una critica alla classe intellettuale del tempo, al materialismo [dogmatico] sovietico e forse altro che non sono stato in grado di cogliere

ha recensito Il maestro e Margherita

Il mio libro preferito

5 stelle

Mai avrei potuto immaginare di potermi trovare davanti un libro del genere.

Mi ci sono buttato alla cieca, conoscendo Bulgakov solo di nome e fama. Ho trovato il mio libro preferito, almeno finora. L’avvicendarsi della storia di Ponzio Pilato con quella della squadra satanica in giro per la Russia sovietica mette su un quadretto surreale e grottesco che gioca con la natura umana prima ancora dell’entrata in scena del maestro e di Margherita, che non diventano mai totalmente i veri protagonisti di questa storia, probabilmente perché Woland, Korov'ev, Behemoth e Azazello rapiscono così tanto l’immaginario del lettore da non vedere l’ora di tornare a vederli combinare qualcosa nelle vite degli ipocriti abitanti della Mosca sovietica degli anni trenta.

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