Recensioni e commenti

Va bene lo so che il problema principale è che l'hard boiled non è per nulla il mio genere. Però qua davvero le cose non hanno nessun senso apparente. Salti enormi di senso tra una vignetta e l'altra per dire. Meh

Già la serie era un capolavoro di comicità, il fumetto ci aggiunge anche uno stile grafico così bello e tenero che mi sono trovata diverse volte ipnotizzata a guardare le espressioni facciali e le posture di ogni personaggiə. Poi rendere tenere due iene che sbranano un povero poliziotto è un'impresa non da poco. La storia non è altro che un riempitivo tra una stagione e l'altra, ma siccome ha riempito il mio cuore di gioia e di amore 5 stelle piene. Harlivy è la cosa migliore mai successa nei fumetti DC

Divertente e intrattenente, ma poco più di questo. I personaggi sono carini, ma le ragazze sempre da proteggere e i ragazzi che dicono "sono cose da maschi, non puoi capire" mi fanno ribollire il sangue. Qualche punto irrisolto, troppi colpi scena sempre uguali, meh

Io purtroppo mi perdo con le storie di spionaggio, capisco l'atmosfera ma la trama mi sfugge sempre. Però bell'atmosfera e bei colori

Estenuante, lunghissimo nella sua brevità, impossibile da capire se non con un corso di 12 crediti a spiegartelo. Poi mi chiedono perché non mi piace la poesia. Capolavoro, non ci ho capito un cazzo

Kuš è sempre un ottimo modo per conoscere in un'oretta un sacco di voci e di stili diversi e provenienti da Scopro con questo numero Colleen Anderhub con un fumettino sull'intelligenza dei corvidi, Namsai Khaobor e l'importanza dell'acqua come componente degli esseri viventi, Christopher Sperandio che parla di stranezze sessuali tra animali, Cornevu a proposito del più antico fossile umano del continente Americano, Zane Zlemeša a proposito di comete

Incredibile come andando avanti nella saga, il tono diventi sempre più crudo e le scelte brutali. Ci siam trovat3 a dover ammazzare con un colpo solo senza pietà una quantità di persone per cui bastava solo disarmare probabilmente. RIP. In ogni caso l'ambientazione è sempre azzeccata, le città autonome da esplorare molto soddisfacente; mi dispiace non aver scoperto come finiscono le guerre tra signorotti locali che pensavo avremmo risolto con il solo raggiungere l'obiettivo finale del volume.

Pif si concentra sull'ipocrisia dei cattolici che predicano bene e razzolano come pare a loro, con una storia che diverte perché il protagonista è sostanzialmente un cretino, ma che dice cose pesantissime perché il protagonista è un cretino che facendo maieutica in modo non sempre intenzionale apre un vaso di ipocrisia. La fissa del calcio come stereotipo italiano è ormai una rottura di palle per quanto mi riguarda, ma quella dei dolci siciliani è interessante e mi fa venir fame