Iniziato un po' faticosamente, anche perché è da molto che non affrontavo un libro di 500 pagine. La città che ruota tutta attorno ai libri è popolata da citazioni costanti a libri dai nomi improbabili e biografie di personaggi morti di cui non me ne frega nulla. però poi tutto torna, non funziona solo benissimo per il world building ma i particolari si inseriscono nella storia nel modo meno atteso possibile. Un finale poi che corona tutto il discorso anticapitalista e contro l'industria che macella l'arte in cambio di soldi. Splendido, ho pianto.
Recensioni e commenti
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cape_taun ha recensito The City of Dreaming Books di Walter Moers (Zamonia, #4)
cape_taun ha valutato The City of Dreaming Books: 5 stelle
The City of Dreaming Books di Walter Moers (Zamonia, #4)
Optimus Yarnspinner inherits a manuscript by an unknown writer. To track down the author, he goes to Bookholm, the City …
cape_taun ha recensito Chainsaw Man T01 di Tatsuki Fujimoto
Wow
4 stelle
Avviso sul contenuto Spoiler fino al numero 97
Ok, non mi aspettavo per niente che potesse piacermi così tanto. Ho letto il primo ciclo, quello che si conclude con la morte di Makima, e che figata assurda. Denji è così tanto incel zerbino simp da diventare letteralmente un mostro nel momento in cui gli viene offerta la possibilità di toccare una tetta. No, non è la verità questa. Denji è talmente solo e abbandonato dalla società da diventare letteralmente un mostro pur di avere dell'affetto. Fittizio e manipolatorio, perché davvero quanto è facile manipolare le persone ai margini della società? Non ho mai amato troppo gli shonen, ne ho letti un sacco ma la cosa che mi interessava di più non era certo quella del combattimento. Qua mi sono gasata di brutto pure in quei momenti, il disegno che è un caos controllato e spesso dovevo frugare in mezzo alle linee per capire che cosa stesse succedendo, le idee di Denji e Power su come pensare prima di attaccare esilaranti, la trasformazione nel demone della motosega insensatamente fighe. L'unica cosa, che è un poi il problema di tutti gli shonen, essere over powered rompe qualsiasi tentativo di capire il motivo per cui unə vinca o perda uno scontro. Onestamente, ogni personaggio ha perso così tante volte arti sangue testa ecc che, nel momento in cui poi morivano per davvero, non me ne sono resa conto. Makima è praticamente invincibile e poi invece muore, i vari demoni vengono fatti esplodere però tornano fino a che non tornano più. Gre non ci ho capito niente
cape_taun ha valutato Mystery Society: 2 stelle
cape_taun ha finito di leggere Mystery Society di Steve Niles
cape_taun ha recensito Jim Henson's Tale of Sand di Jim Henson
Questo film è una follia
4 stelle
Jim Henson è il creatore dei Muppet, di Sesame Street, nonché il regista e lo sceneggiatore di Labyrinth e di Dark Crystal per dire. Ma prima di tutto questo insieme al suo compare Jerry Juhl aveva scritto una sceneggiatura che non è mai stata approvata da nessuna casa produttrice ed è rimasta in un cassetto, mentre loro continuavano il loro redditizio e soddisfacente lavoro in televisione. Solo dopo la loro morte la sceneggiatura è risaltata fuori, riproposta come fumetto per dare finalmente vita alle visione pazze squinternate che erano rimaste solo su carta. Il risultato è una follia. Un Rat Race con ambientazione western e un'ermetismo da El Topo (no va be', esagero, però quello mi è venuto in mente). Il protagonista si trova a correre in mezzo al deserto per scappare da un uomo con un occhio bendato che fa di tutto per farlo saltare in aria, ma tanto …
Jim Henson è il creatore dei Muppet, di Sesame Street, nonché il regista e lo sceneggiatore di Labyrinth e di Dark Crystal per dire. Ma prima di tutto questo insieme al suo compare Jerry Juhl aveva scritto una sceneggiatura che non è mai stata approvata da nessuna casa produttrice ed è rimasta in un cassetto, mentre loro continuavano il loro redditizio e soddisfacente lavoro in televisione. Solo dopo la loro morte la sceneggiatura è risaltata fuori, riproposta come fumetto per dare finalmente vita alle visione pazze squinternate che erano rimaste solo su carta. Il risultato è una follia. Un Rat Race con ambientazione western e un'ermetismo da El Topo (no va be', esagero, però quello mi è venuto in mente). Il protagonista si trova a correre in mezzo al deserto per scappare da un uomo con un occhio bendato che fa di tutto per farlo saltare in aria, ma tanto con lui ha: una chiave gigante, un mazzo di fiori, un segnale di stop, un pacchetto di sigarette che non riesce ad accendere mai in nessun caso. I personaggi che popolano questo deserto americano sono completamente anacronistici e fuori posto, ma alla fine i beduini e i footballer vanno così d'accordo insieme, nessuno se ne lamenterà sicuramente. Un viaggione praticamente.
cape_taun ha valutato Lemon Yellow: 4 stelle
Lemon Yellow di Ciara Quilty-Harper (Kuš! mono, #7)
Three narratives on empathy and colour
cape_taun ha interrotto la lettura di Unsticky di Sarra Manning
cape_taun ha valutato Spy x Family, Mission 1: 3 stelle
Spy x Family, Mission 1 di Tatsuya Endo (タツヤ エンドウ) (Spy x Family, #1)
cape_taun commento su Akane-Banashi, Vol. 1 di Yuki Suenaga
Letti i primi 13 capitoli e posso dire due cose finora:
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la sceneggiatura manca di qualcosa, non riesce a stare dietro al mise en abyme che si genera con gli spettacoli messi in scena dalla protagonista. Le storie non hanno una conclusione o un apice. Magari invece per un pubblico giapponese la questione è molto diversa, essendo tutte storie tradizionali.
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il disegno invece riesce a dare quell'idea di narrazione ulteriore, diversificando il tratto e rendendolo più pennellato, come se fossero dipinti dei secoli passati. Inoltre le espressioni del viso e del corpo sono estremamente efficaci, nel momento in cui la protagonista interpreta più personaggi in poche vignette.
Vado avanti, ma temo mi stuferò presto.
Edit: droppato
cape_taun ha recensito Chagall in Russia
Chagall in Russia
4 stelle
Adoro i fumetti francesi che se ne sbattono di proporzioni e di coerenza e ti piazzano delle immagini indimenticabili sotto gli occhi. Marc è descritto come quello sano del gruppo, a fianco di Gesù Cristo verde e pazzo e del macellaio scemo del villaggio Tam e del violinista comunista Vincenzo. Ma in realtà quando parla e dice le cose serie è decisamente più pazzo lui e i primi piani distorti con le luci che evidenziano ogni stortura del suo volto e lo sfondo avernale non gli lasciano scampo. Splendido.
cape_taun ha recensito Rocketo di Frank Espinosa
cape_taun ha recensito Domu: A Child's Dream di Katsuhiro Ōtomo
Eccezionale
5 stelle
È chiaro che Akira sia la cosa fondamentale da leggere, ma Domu è altrettanto fenomenale. Vicino al capolavorone di Otomo per quanto riguarda certi temi, i vecchi-bambini e i bambini-vecchi su tutti, ma con la differenza che si fa leggere in un paio di ore. Il disegno classico di Otomo, pieno di dettagli e con sfondi urbani desolanti e claustrofobici; lo scontro generazionale; la violenza e la follia che appaiono improvvise a chi osserva da fuori ma che sono sempre sensate nel contesto sociale in cui si generano; il sangue sui muri e il cemento a pezzi