cape_taun ha valutato Life: Camminando sulla linea: 2 stelle
Life: Camminando sulla linea di Miya Tokokura
Ito e Nishi sono due studenti di scuole diverse che si conoscono per caso, mentre giocano, ognuno per proprio conto, …
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14 international creators—all renowned and all unique—present 13 short stories in this love letter to the endless possibilities of sequential …
Avviso sul contenuto spoiler del finale
Sono io un po' insofferente, ma alla fine queste storie hanno sempre le stesse cose. Uber violenza, personaggio femminile che sappiamo benissimo che fine faccia, il colpevole è sempre lo stesso (i francesi)
"Two hundred years ago, Britain lost the Napoleonic War and fell under the thumb of French domination. Gaining independence after …
"Third grader Yuki Tachibana lives in two worlds. In one world, he is a loner ridiculed by his classmates and …
Iniziato un po' faticosamente, anche perché è da molto che non affrontavo un libro di 500 pagine. La città che ruota tutta attorno ai libri è popolata da citazioni costanti a libri dai nomi improbabili e biografie di personaggi morti di cui non me ne frega nulla. però poi tutto torna, non funziona solo benissimo per il world building ma i particolari si inseriscono nella storia nel modo meno atteso possibile. Un finale poi che corona tutto il discorso anticapitalista e contro l'industria che macella l'arte in cambio di soldi. Splendido, ho pianto.
Optimus Yarnspinner inherits a manuscript by an unknown writer. To track down the author, he goes to Bookholm, the City …
Avviso sul contenuto Spoiler fino al numero 97
Ok, non mi aspettavo per niente che potesse piacermi così tanto. Ho letto il primo ciclo, quello che si conclude con la morte di Makima, e che figata assurda. Denji è così tanto incel zerbino simp da diventare letteralmente un mostro nel momento in cui gli viene offerta la possibilità di toccare una tetta. No, non è la verità questa. Denji è talmente solo e abbandonato dalla società da diventare letteralmente un mostro pur di avere dell'affetto. Fittizio e manipolatorio, perché davvero quanto è facile manipolare le persone ai margini della società? Non ho mai amato troppo gli shonen, ne ho letti un sacco ma la cosa che mi interessava di più non era certo quella del combattimento. Qua mi sono gasata di brutto pure in quei momenti, il disegno che è un caos controllato e spesso dovevo frugare in mezzo alle linee per capire che cosa stesse succedendo, le idee di Denji e Power su come pensare prima di attaccare esilaranti, la trasformazione nel demone della motosega insensatamente fighe. L'unica cosa, che è un poi il problema di tutti gli shonen, essere over powered rompe qualsiasi tentativo di capire il motivo per cui unə vinca o perda uno scontro. Onestamente, ogni personaggio ha perso così tante volte arti sangue testa ecc che, nel momento in cui poi morivano per davvero, non me ne sono resa conto. Makima è praticamente invincibile e poi invece muore, i vari demoni vengono fatti esplodere però tornano fino a che non tornano più. Gre non ci ho capito niente