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Dopo aver letto tanti commenti entusiastici, mi aspettavo di trovarci molto di più. La prima metà del libro è faticosamente in salita, una distopia che non appare mai abbastanza minacciosa, una società che non è mai esistita e mai esisterà, per cui non ci spaventa. Il personaggio principale si perde in continue riflessioni (scritte, è vero, con straordinaria eleganza), standosene immobile a subire ogni cosa. Perfino la ribellione sarà qualcosa che subisce, invece di prendervi parte attivamente. Dalla metà in poi, però, la storia acquista mordente, alcune delle molle che erano state tese (non tutte, purtroppo) si decidono a scattare e le pagine scivolano via rapidamente. Tutt'altro che un capolavoro, ma rimane comunque un buon romanzo, scritto in maniera egregia dalla Atwood - meravigliose alcune delle descrizioni, quadretti di un lirismo leggero ed emozionante.

Il protagonista è geniale e adorabile. Le sue invenzioni strampalate sono state il vero motivo che mi ha spinto a leggere il romanzo fino alla fine, e anche con un certo piacere. A metà libro l'intera faccenda della chiave smette di essere un mistero per trasformarsi in una galleria di stranezze, proprio come l'insopportabile storia d'amore che si sviluppa a capitoli alternati.

Destinato a un pubblico di giovanissimi, il libro affronta temi delicati con una semplicità e una delicatezza stupende e mai banali. Un libro che oggi più che mai è necessario, per spiegare ai più piccoli come si possa accettare chi è diverso da noi.

Un distopico interessante, con una storia efficace e inquietante, forse raccontata in maniera un tantino eccessiva. I diversi filoni narrativi si intrecciano e qualche volta confondono. La violenza è rappresentata fin nei minimi dettagli, mentre alcune delle azioni sono soltanto accennate e difficili da interpretare. Peccato per la narrazione al presente, che nove volte su dieci mi risulta davvero insopportabile.

Ormai conoscete la mia passione per i libri per ragazzi, perciò qui si andava abbastanza sul sicuro. Ma in ogni caso, wow. Un fantasy-thriller con delle trovate davvero geniali, divertente e irriverente quanto basta. Ricordo che all'uscita - erano più o meno i tempi di Harry Potter - lo bollai come una brutta copia del maghetto e non mi preoccupai di approfondire la questione. Il me adolescente si sbagliava di grosso. Sono quasi sicuro che questo gioiellino tornerà di moda con l'uscita del film, e stavolta la serie si godrà il successo che merita. Voi fate come volete, intanto io mi porto avanti con la lettura del secondo episodio.