Recensioni e commenti

Ho faticato abbastanza soprattutto nella seconda parte perché secondo me diventa un po' confuso. Lascia comunque spunti per ragionare sulla pena di morte e sui pensieri dei condannati

La storia di Ballard uomo difficile da descrivere ,serial killer disadattato pazzo poveraccio . McCarty racconta senza tralasciare i particolari le azioni più terribili che il protagonista compie senza il minimo rimorso improvvisamente come fossero la normalità , la sua normalità ,ci racconta il freddo la fame fino farcela sentire addosso .

Appena finito di leggerlo . A caldo lascia una certa angoscia ,il libro è tutto incentrato sul passare degli anni e sul peggioramento della salute col passare degli anni visto in prima persona dal protagonista ,pensieri molto comuni perché vedere la salute che diventa sempre più precaria è un ansia molto comune . Questo punto di vista è molto interessante e soprattutto a me ha messo una certa angoscia .

Si sa già tutto si sa che morirà lo sanno tutti gli assassini lo dicono a tutti ,probabilmente per essere fermati perché difendere l'onore della sorella è un obbligo ma se qualcuno li fermasse nessuno potrebbe recriminare nulla il loro dovere sarebbe comunque compiuto . La vittima passeggia unico inconsapevole fino quasi alla fine quando ormai è troppo tardi . Bel racconto tema principale il delitto d'onore e il destino di una persona che si compie nonostante tutto .

bel racconto di cui sento parlare da sempre , ironico ma non solo il povero fantasma emarginato preso in giro e la ragazza che lo aiuta a trovare pace . Ovviamente scritto benissimo da uno dei grandi

Come per "Paura " anche per Amok Sweig tiene incollati alle pagine un racconto breve con ritmo incalzante tensione crescente impossibile appoggiarlo . La storia tutta concentrata in un dialogo notturno su una nave agli inizi del 900 , le emozioni come sempre con Sweig vengono descritte con una precisione e una sintesi davvero geniale .

Il tema di base è il classico patto con il diavolo, il protagonista deve far scomparire qualcosa dal mondo per avere un giorno di vita in più . Su questo tema di base con ironia e una certa leggerezza la storia ci fa riflettere sulla morte e su cos'è veramente importante . Lettura scorrevole e piacevole con un finale che lascia un po' basiti

Un breve racconto abbastanza crudo di una crisi matrimoniale vista dai 3 punti di vista degli interessati ,la moglie ,il marito ,i figli . Mi ha infastidito abbastanza l'autore è molto bravo a mettere nero su bianco le percezioni dei vari protagonisti che sono tragicamente molto vere e comuni . Scrittura scorrevole si legge velocemente .

Jack London ci porta quasi alla fine dell'umanità un virus letale che stermina quasi tutti e come sempre in questo genere di racconti l'attenzione si concentra su come l'umanità riesce a dare il peggio e il meglio in queste situazioni , ma alla fine il virus peggiore è l'uomo . Un racconto dei primi del 900 ma molto attuale sia.come storia che come genere , mi è piaciuto molto .

Attraverso la serie di racconti da cui è formato il libro ci porta a riflettere sui fatti quotidiani. Ci si trova a riflettere quasi senza accorgersene . Malattia ,lutto ,le piccole consolazioni che ci concediamo Michela Murgia ci porta a riflettere in modo naturale su come sopravviviamo al quotidiano .

Questo libro avrei dovuto leggerlo tutto d'un fiato perché secondo me è così che si può apprezzare meglio il fiume senza sosta che è il dialogo fra i due . Io purtroppo leggo un modo molto frammentato ed è stato più difficoltoso tenere il filo del discorso . Comunque premesso questo dico che mi è piaciuto molto anche se non arriva subito ma lascia una coda di pensieri molto sostanziosa. Chiusa l'ultima pagina ho ripensato un bel po' al significato subito pensavo che il bianco fosse morto sotto il treno e fosse di fronte al giudizio divino . Bianco e nero, vita morte, credere o non credere , due personaggi che non hanno nome proprio perché sono due mondi contrapposti luce e assenza di luce .