Santiago Nasar morirà. I gemelli Vicario hanno già affilato i loro coltelli nel negozio di Faustino Santos. A Manaure, "villaggio bruciato dal sale dei Caraibi", lo sanno tutti: presto i fratelli della bella quanto svanita Angela vendicheranno l'onore di quella verginità rubatale in modo misterioso dall'aitante Santiago, ricco rampollo della locale colonia araba. Tutti lo sanno, ma nessuno fa alcunché per impedirlo: non la madre della vittima designata, non il parroco, non l'alcalde, neppure una delle numerose fanciulle che spasimano per il Nasar. E così la morte annunciata lo sorprende nel fulgore di una splendida mattinata tropicale. Ma non per agguato o per trappola: un destino bizzarro e crudele fa sì che la fine di Santiago si compia per un concorso di fatalità ed equivoci, mentre gli stessi assassini fanno di tutto perché qualcuno impedisca loro l'esecuzione. Basato su un fatto reale, Cronaca di una morte annunciata venne pubblicato nel …
Santiago Nasar morirà. I gemelli Vicario hanno già affilato i loro coltelli nel negozio di Faustino Santos. A Manaure, "villaggio bruciato dal sale dei Caraibi", lo sanno tutti: presto i fratelli della bella quanto svanita Angela vendicheranno l'onore di quella verginità rubatale in modo misterioso dall'aitante Santiago, ricco rampollo della locale colonia araba. Tutti lo sanno, ma nessuno fa alcunché per impedirlo: non la madre della vittima designata, non il parroco, non l'alcalde, neppure una delle numerose fanciulle che spasimano per il Nasar. E così la morte annunciata lo sorprende nel fulgore di una splendida mattinata tropicale. Ma non per agguato o per trappola: un destino bizzarro e crudele fa sì che la fine di Santiago si compia per un concorso di fatalità ed equivoci, mentre gli stessi assassini fanno di tutto perché qualcuno impedisca loro l'esecuzione. Basato su un fatto reale, Cronaca di una morte annunciata venne pubblicato nel 1981 (un anno prima del Nobel a García Márquez) e, pur nella brevità, rappresenta uno dei vertici della sua narrativa: un romanzo magistrale che sa fondere i toni della tragedia antica con il ritmo di una detective story in una grandiosa allegoria dell'assurdità della vita, l'apoteosi della fatalità.
Si sa già tutto si sa che morirà lo sanno tutti gli assassini lo dicono a tutti ,probabilmente per essere fermati perché difendere l'onore della sorella è un obbligo ma se qualcuno li fermasse nessuno potrebbe recriminare nulla il loro dovere sarebbe comunque compiuto . La vittima passeggia unico inconsapevole fino quasi alla fine quando ormai è troppo tardi . Bel racconto tema principale il delitto d'onore e il destino di una persona che si compie nonostante tutto .
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Cronaca di una morte annunciata racconta della morte di Santiago Nasar ed è una delle più stupide morti delle quali abbia mai letto. Insomma, Santiago Nasar viene ucciso per una questione d’onore – che già di per sé non la qualifica come morte sensata: Bayardo San Román scopre che la neosposa Ángela Vicario non è vergine, quindi la ripudia e i fratelli gemelli di lei, Pablo e Pedro, decidono di uccidere il presunto colpevole, il povero Santiago Nasar.
Stupido, vero? Purtroppo – o per fortuna – non posso prendermela con l’autore, visto che l’intento di Márquez era proprio quello di raccontare di una morte assurda maturata in un contesto saturo dei cosiddetti valori tradizionali e radici cristiane, alle quali cercano di convincerci a tornare in nome dei bei tempi andati (che ovviamente non contemplano il benessere di donne, …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Cronaca di una morte annunciata racconta della morte di Santiago Nasar ed è una delle più stupide morti delle quali abbia mai letto. Insomma, Santiago Nasar viene ucciso per una questione d’onore – che già di per sé non la qualifica come morte sensata: Bayardo San Román scopre che la neosposa Ángela Vicario non è vergine, quindi la ripudia e i fratelli gemelli di lei, Pablo e Pedro, decidono di uccidere il presunto colpevole, il povero Santiago Nasar.
Stupido, vero? Purtroppo – o per fortuna – non posso prendermela con l’autore, visto che l’intento di Márquez era proprio quello di raccontare di una morte assurda maturata in un contesto saturo dei cosiddetti valori tradizionali e radici cristiane, alle quali cercano di convincerci a tornare in nome dei bei tempi andati (che ovviamente non contemplano il benessere di donne, minoranze e di chiunque devii dalla retta via).
Io so già che non è una buona idea e penso sia proprio per questo motivo che questo breve libro non mi ha coinvolto più di tanto: non mi è sembrato rivolto a me. Però potrebbe essere un libro da tenere presente per regalarlo a chi sproloquia di crocifissi, vangeli e natura. Si accettano consigli per una dedica incisiva.