Il deserto dei Tartari

Copertina rigida, 192 pagine

lingua Italian

Pubblicato il 01 Gennaio 2002 da Gruppo Editoriale L'Espresso.

4 stelle (7 recensioni)

"Il deserto dei Tartari" narra la storia di Giovanni Drogo, che una mattina di settembre parte dalla città per raggiungere la fortezza Bastiani, dove trascorrerà tutta l'esistenza. Il suo viaggio sembra portare ai confini del mondo abitato, in una costruzione militaresca che appare "antica e deserta", in un luogo in cui ristagna un torpore misterioso e tutto, dalle mura al paesaggio, traspira un'aria inospitale e sinistra. Per trent'anni Giovanni Drogo subisce l'oscuro male dei fortini, delle ridotte, delle casematte, e quella sorta di stregata immobilità si insinua fra i personaggi, come per salvaguardare il presentimento di nobili imprese. Qui Drogo attende, come tutti gli altri, che qualcosa dal deserto si muova, ma questo accade quando la sua vita è giunta al vero confine dell'uomo ed egli muore solo, in una povera locanda sulla strada di ritorno verso casa. La storia acquista così una sua forza allegorica, che investe tutti gli …

9 edizioni

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Nessuna valutazione

Bello, non l'avevo mai letto. Mi piace come ha descritto la vita monotona e noiosa alla Fortezza in attesa di un attacco che sembra non arrivare mai. Come poi alla fine il tempo passa per tutti anche per il giovane Drogo che alla fine giovane non sarà più e, proprio nel momento clou della sua vita, come una beffa del destino, dovrà andare via perchè vecchio e malato. Si sente l'atmosfera opprimente e claustrofobica della Fortezza, e il senso di isolamento e disperazione che pervade i personaggi. Il romanzo tratta temi universali come la solitudine, l'attesa, la delusione e la morte ma lo fa in una maniera che personalmente mi hanno coinvolto non poco. In certi punti, ahimè, mi ci sono anche ritrovato, tanto da empatizzare un po' con il protagonista perchè certe volte mi sono fermato a riflettere come nella vita a volte ci si trovi ad attraversare dei …

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4 stelle

Bello, non l'avevo mai letto. Mi piace come ha descritto la vita monotona e noiosa alla Fortezza in attesa di un attacco che sembra non arrivare mai. Come poi alla fine il tempo passa per tutti anche per il giovane Drogo che alla fine giovane non sarà più e, proprio nel momento clou della sua vita, come una beffa del destino, dovrà andare via perchè vecchio e malato. Si sente l'atmosfera opprimente e claustrofobica della Fortezza, e il senso di isolamento e disperazione che pervade i personaggi. Il romanzo tratta temi universali come la solitudine, l'attesa, la delusione e la morte ma lo fa in una maniera che personalmente mi hanno coinvolto non poco. In certi punti, ahimè, mi ci sono anche ritrovato, tanto da empatizzare un po' con il protagonista perchè certe volte mi sono fermato a riflettere come nella vita a volte ci si trovi ad attraversare dei …

L'eterno indeciso

3 stelle

Un libro sull'attesa, ma anche sul servilismo, Drogo è un piccolo uomo che non sa pensare con la sua testa e prendere decisioni ferme, si fa inglobare dalla "sicurezza" di una vita scandita da ritmi, lontana da qualsiasi tentazione, cambiamento e dinamismo che lo potrebbero portare a decidere e a cambiare. In attesa di qualcosa che possa dare alla sua vita un senso, una morte da eroe o un solo dire "io c'ero". Posto poi chinare il capo ed essere deluso anche quando poteva essere almeno spettatore.

Il libro non mi è particolarmente piaciuto ma mi ha trasmesso quel senso di inadeguatezza, costrizione e mancanza di volontà.

Dai che succede, dai.

5 stelle

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