Parenthesis_Enjoyer ha recensito The Silmarillion Gift Set di J.R.R. Tolkien
Review of 'The Silmarillion Gift Set' on 'Goodreads'
4 stelle
this is absolutely outstanding. Tolkien's bible of his world
458, pagine
lingua English
Pubblicato il 23 Marzo 1979 da Ballantine Books.
Beginning with the Music of the Ainur, The Silmarillion tells a tale of the Elder Days, when Elves and Men became estranged by the Dark Lord Morgoth's lust for the Silmarils, pure and powerful magic jewels. Even the love between a human warrior and the daughter of the Elven king cannot defeat Morgoth, but the War of Wrath finally brings down the Dark Lord.
this is absolutely outstanding. Tolkien's bible of his world
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Erano anni che non rileggevo Il Silmarillion e, sebbene lo conosca a menadito, è ancora capace di suscitare in me un’immensa meraviglia e un grande amore per la lettura: è anche per incontrare libri come questo che leggo.
Dovrei mettervi in guardia dal suo stile aulico, dal suo essere un libro non destinato alla pubblicazione nelle intenzioni di Tolkien, che ci ha lavorato fino al momento della sua morte, dal suo essere quindi a tratti incoerente, ripetitivo e abbozzato, dalla quantità ingente di nomi che dovrete ricordare e che potrebbe confondervi lo stesso nonostante la presenza dell’indice dei nomi: la verità, però, è che niente di tutto questo, a mio modesto avviso, è abbastanza per privarsi della lettura de Il Silmarillion.
Non fatevi spaventare troppo da chi vi dice che è molto difficile: non è l’Ulisse …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Erano anni che non rileggevo Il Silmarillion e, sebbene lo conosca a menadito, è ancora capace di suscitare in me un’immensa meraviglia e un grande amore per la lettura: è anche per incontrare libri come questo che leggo.
Dovrei mettervi in guardia dal suo stile aulico, dal suo essere un libro non destinato alla pubblicazione nelle intenzioni di Tolkien, che ci ha lavorato fino al momento della sua morte, dal suo essere quindi a tratti incoerente, ripetitivo e abbozzato, dalla quantità ingente di nomi che dovrete ricordare e che potrebbe confondervi lo stesso nonostante la presenza dell’indice dei nomi: la verità, però, è che niente di tutto questo, a mio modesto avviso, è abbastanza per privarsi della lettura de Il Silmarillion.
Non fatevi spaventare troppo da chi vi dice che è molto difficile: non è l’Ulisse di Joyce, è solo un libro che richiede molta attenzione, perché l’universo di Tolkien è vasto e potrebbe essere controproducente affrontarlo mentre avete già un piede nel regno di Morfeo. Ricordarsi che Fingon (padre di Gil-galad, vi dice niente?) e Finrod Felagund (fratello maggiore di Galadriel… tutto è collegato) sono personaggi molto diversi (ancorché cugini) senza andare ogni volta a controllare nell’indice dei nomi rende la lettura senz’altro più scorrevole.
Prendete coraggio e date una chance a questa meraviglia: fatevi pervadere dalla sua epicità e dalla sua magnificenza, fatevi abbagliare dallo splendore degli Eldar, fatevi inorridire dalla tracotanza di Ar-Pharazôn il Dorato, fatevi commuovere dalla storia d’amore tra Lúthien Tinúviel e Beren Erchamion, fatevi terrorizzare dall’oscurità di Morgoth e fatevi ridare speranza dalla luminosità delle stelle di Varda, che gli Elfi chiamano Elbereth.