Abbiamo sempre vissuto nel castello

182, pagine

lingua Italian

Pubblicato il 23 Settembre 2009 da Adelphi.

ISBN:
978-88-459-2366-1
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Numero OCLC:
891660463

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4 stelle (3 recensioni)

«A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce»: con questa dedica si apre L’incendiaria di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l’Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda …

1 edizione

Review of 'Abbiamo sempre vissuto nel castello' on 'Goodreads'

5 stelle

Chissà che genere si potrebbe attribuire questo libro: forse un blando horror? un thriller? una commedia nera? un romanzo psicologico? un trattato sulla condizione femminile? C'è questo e anche di più nelle 170 dense pagine del romanzo di Shirley Jackson: la storia di due ragazze che vivono in una casa isolata, dal punto di vista di una di esse che ha una percezione distorta e un po' magica della realtà (è qualche forma di malattia mentale) e che ha l'obiettivo di mantenere per sempre uno status quo di idillio familiare. Idillio non è, per tante ragioni, e succederanno avvenimenti anche radicali, ma il titolo suggerisce tutto. Abbiamo sempre vissuto nel castello, e ci vogliamo vivere per sempre.
Shirley Jackson si conferma un'autrice maiuscola.

Review of 'Abbiamo sempre vissuto nel castello' on 'Goodreads'

4 stelle

Già nel primo paragrafo del romanzo, Shirley Jackson è capace di inquietare il lettore e, infatti, proprio l'incipit è citato nel risvolto di copertina a mo' d'esempio.

Non immaginatevi un thriller pieno di sangue, violenza o morti efferate: l'inquietudine che Abbiamo sempre vissuto nel castello trasmette deriva da una normalità sottilmente malata, da un'idiosincrasia per il mondo in quanto portatore di caos.

Gli abitanti di casa Blackwood, infatti, vivono felicemente persi nelle loro menti: Zio Julian continua a rivivere il giorno in cui gran parte della famiglia morì avvelenata, mentre Mary Katherine “Merricat”, voce narrante, sembra un incrocio tra una piccola strega e un dispettoso folletto dei boschi. Constance Blackwood, invece, sorella maggiore di Merricat, è bloccata in casa dalla paura di ciò che c'è “là fuori”, compresa la furia dei compaesani che la reputano colpevole della morte dei suoi familiari. Eppure anche lei non sembra del tutto umana: nel …

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4 stelle

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  • Castles
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  • Fiction