Letto troppi anni fa!
Recensioni e Commenti
Mi piacciono un po' tutti i generi, anche se prediligo la narrativa fantastica (in senso lato). Ultimamente leggo diversa saggistica su vari argomenti.
Mi piacciono anche le tartarughe (sopratutto le testuggini terrestri) e i giochi da tavolo/giochi di ruolo.
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Quoll ha finito di leggere Le avventure di Tom Sawyer di Mark Twain
Quoll ha finito di leggere Chimaira di Valerio Massimo Manfredi
Quoll ha finito di leggere Altered Carbon di Richard K. Morgan
Quoll ha interrotto la lettura di Me l'ha detto l'armadillo di
Il libro parte bene (intendo il primo capitolo, il secondo , quello del veterinario omeopata, sembra una parodia), ma poi si torna alla solita retorica di quelli che io chiamo pseudo-animalisti – che annovero fra le minacce all'ecosistema –, ovvero che l'uomo è cattivo e gli animali sono buoni e saggi... insomma la tipica visione data dai cartoni animati per bambini, che va bene per dei bambini, ma non dovrebbe per degli adulti che dicono di preoccuparsi dell'ambiente! Peccato, anche perché diversi argomenti trattati sarebbero anche molto interessanti e meritevoli di approfondimento.
Quoll ha finito di leggere La regina nepalese di Bernard Grandjean
Quoll ha finito di leggere Il cercatore di Suzanne Palmer
Quoll ha recensito Antropocene Boom di Alexander C. Irvine
Un libro “statunitense”, con tutta l'accezione negativa che questa parola può portare.
1 stella
Un libro “statunitense”, con tutta l'accezione negativa che questa parola può portare. Nonostante vorrebbe passare per fantascienza, il romanzo si colloca agli antipodi della narrativa d'immaginazione: si parla di una specie di ulteriore tappa per la vita sulla Terra, ma l'autore non riesce a immaginare niente altro che non siano gli Stati Uniti (attuali). E il problema non sarebbe nemmeno questo... purtroppo vengono mescolate tutte le parti più noiose e insulse della cultura statunitense, rendendole, se possibile, ancora più noiose e insulse – alle volte pare davvero di leggere uno stradario. Va bene che siamo una specie di colonia USA, ma a tutto c'è un limite! Non lo dico a cuor leggero, ma penso veramente che risulterebbe troppo autoreferenziale anche per il classico “americano medio” – nel caso sapesse leggere. Mi stupisco veramente di Zona42, che ritengo sia une delle migliori case editrici per quanto riguarda la fantascienza, ma in …
Un libro “statunitense”, con tutta l'accezione negativa che questa parola può portare. Nonostante vorrebbe passare per fantascienza, il romanzo si colloca agli antipodi della narrativa d'immaginazione: si parla di una specie di ulteriore tappa per la vita sulla Terra, ma l'autore non riesce a immaginare niente altro che non siano gli Stati Uniti (attuali). E il problema non sarebbe nemmeno questo... purtroppo vengono mescolate tutte le parti più noiose e insulse della cultura statunitense, rendendole, se possibile, ancora più noiose e insulse – alle volte pare davvero di leggere uno stradario. Va bene che siamo una specie di colonia USA, ma a tutto c'è un limite! Non lo dico a cuor leggero, ma penso veramente che risulterebbe troppo autoreferenziale anche per il classico “americano medio” – nel caso sapesse leggere. Mi stupisco veramente di Zona42, che ritengo sia une delle migliori case editrici per quanto riguarda la fantascienza, ma in questo caso hanno toppato alla grande!
Quoll ha valutato Antropocene Boom: 1 stella
Quoll ha finito di leggere Antropocene Boom di Alexander C. Irvine
Quoll ha finito di leggere L'inferno nelle bottiglie di Suehiro Maruo
Quoll lettura di Tutti i romanzi e i racconti completata
Quoll ha finito di leggere ELP di Antonio Manzini
Quoll ha finito di leggere Fattore RH di Charles Stross
Avevo letto il libro in inglese e mi sono accorto che hanno tagliato almeno un paragrafo nella traduzione. Sinceramente non ne vedo il motivo; mi viene quasi il dubbio che sia un problema legato al mio lettore, ma mi sembra ancora più assurda come spiegazione. In ogni caso, secondo me, si tratta di un libro decisamente migliore di quello precedente (il quarto della serie, che la Mondadori ha pensato bene di spezzare in due parti ), anche se comunque i migliori rimangono i primi.