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Quoll

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Registrato 2 anni, 4 mesi fa

Mi piacciono un po' tutti i generi, anche se prediligo la narrativa fantastica (in senso lato). Ultimamente leggo diversa saggistica su vari argomenti.

Mi piacciono anche le tartarughe (sopratutto le testuggini terrestri) e i giochi da tavolo/giochi di ruolo.

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Libri di Quoll

Obiettivo di lettura 2025

4% completato! Quoll ha letto 2 di 50 libri.

Robert Jackson Bennett: Locklands (Paperback, Italiano language, Mondadori) 4 stelle

Sto leggendo il terzo libro della trilogia perché al momento non ho niente da leggere di narrativa, anche se in realtà solo il primo libro mi era piaciuto, mentre il secondo mi era sembrato un po' troppo “esagerato”, pur se abbastanza godibile. Senza voler fare troppe anticipazioni, ho notato che anche in questo libro (ultimamente ho notato la stessa cosa pure in altri romanzi) c'è una magia/tecnologia tramite la quale le menti dei personaggi vengono in qualche modo unite; tralasciando il come avviene e anche il modo in cui viene descritta la “comunione” delle menti, questa viene presentata come un modo per evitare contrasti, comprendere e diventare l'altro e aumentare le capacità cognitive... ecco, a me questa cosa (tralasciando l'idea di coscienza che si porta dietro, ma che ci sta tranquillamente nell'economia della storia) mi sembra eccessivamente forzata e utopica, tanto da risultare quasi comica. L'effetto preponderante, secondo me, sarebbe …

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Paolo Matthiae: Dalla terra alla storia (Italian language, 2018, Giulio Einaudi editions) Nessuna valutazione

Se si convinti, come si deve essere, che la diversità delle culture del pianeta è la più significativa ricchezza dell'umanità, ci si deve anche persuadere che la varietà delle culture è da indagare nelle loro originali e irriducibili specificità e da intendere nei loro propri valori strutturali, resistendo alla tentazione di sovrapporre ad essi la propria cultura per un malinteso intento di presunta comprensione veritiera.

Dalla terra alla storia di  (Pagina XXIV - al primo capoverso.)

Questa considerazione dell'introduzione mi è sembrata molto significativa. Purtroppo, nel discorso pubblico, mi pare tutto l'opposto.