I nostri pregiudizi su come sia fatta la realtà sono il risultato della nostra esperienza. La nostra esperienza è limitata. Non possiamo prendere per oro colato le generalizzazioni che ne abbiamo fatto in passato. Nessuno lo dice meglio di Douglas Adams con la sua ironia: << Il fatto che noi viviamo sul fondo di un profondo pozzo di potenziale gravitazionale, sulla superficie di un pianeta ricoperto di gas che gira intorno a una palla di fuoco nucleare appena 90 milioni di miglia più in là, e pensiamo che questo sia "normale", è una certa indicazione di quanto distorte tendano a essere le nostre prospettive.>>
Aspettiamoci di doverle modificare, le nostre provinciali prospettive metafisiche, se impariamo qualcosa di più. Prendiamo sul serio le novità che impariamo sul mondo, anche se cozzano contro i nostri pregiudizi su come sia fatta la realtà. Solo l'anno scorso è stata pubblicata in inglese la sua opera in tre volumi che ha dato origine alla critica di Lenin. Curiosamente se ne trovano più tracce nella letteratura: a lui sono ispirati il romanzo Proletkult di Wu Ming e il grande personaggio di Arkady Bogdanov ne la splendida trilogia Red Mars, Green Mars, Blu Mars di Kim Stanley Robinson.
Fedele ai suoi ideali di condivisione, Aleksandr Bogdanov morirà in maniera incredibile, in un esperimento scientifico in cui scambia il proprio sangue con un giovane malato di tubercolosi e malaria, nel tentativo di curarlo.
Fino all'ultimo, il coraggio di sperimentare, il coraggio di condividere, il sogno della fratellanza.