Lyra tan sólo tiene once años, pero ya esta marcada por el destino. Los niños de Oxford estan desapareciendo, y se rumorea que lo mismo sucede en otros lugares. Armada con su aletiómetro, un objeto único que le permite adivinar lo que nadie sabe, Lyra parte hacia el Polo Norte con el propósito de salvar a los niños y averiguar qué se oculta tras las desapariciones. Pero descubrirá que el mundo donde vive es mucho más complejo de lo que ella creía, y para cumplir con su destino deberá reunir todo su valor. Luces del Norte es la primera parte de la trilogía La Materia Oscura, compuesta asimismo por La daga y El catalejo lacado. En ella se narran las aventuras de Lyra en un mundo en el que, gracias a sus amigos, podrá enfrentarse a los peligros que la acechan.
La trama scorre via tranquilla, le situazioni sono ben descritte e non ci sono parti affettatamente sentimentali. È un bel libro che offre qualche colpo di scena, anche se solo uno secondo me è ben riuscito.
Spero mi abbia risvegliato dal letargo di lettura!
La trama scorre via tranquilla, le situazioni sono ben descritte e non ci sono parti affettatamente sentimentali. È un bel libro che offre qualche colpo di scena, anche se solo uno secondo me è ben riuscito.
Spero mi abbia risvegliato dal letargo di lettura!
Dopo aver visto il film, qualche puntata del telefilm, ed aver notato un generale disinteresse nel pubblico, mi sono parecchio incuriosita, perché a me le premesse sembravano davvero buone (dai, chi non vorrebbe sapere che forma prenderebbe il proprio daimon?). L'ho letto in italiano, ma lo stile sembra scorrevole, le descrizioni non si dilungano inutilmente ed i dialoghi sono adatti anche ad un pubblico di ragazzini. Non c'è nulla di troppo complicato, ma non c'è nulla di troppo banale.
L'ho adorato.
Molti dicono che la bellezza della saga si perda nel secondo e nel terzo libro, ma a metà del secondo ancora non mi trovano d'accordo.
Supponiamo di trovarci in un college a Oxford agli inizi del ventesimo secolo. Solo che non è esattamente la stessa Oxford, o meglio non è esattamente la stessa Terra. Qui infatti la Chiesa cristiana ha un potere molto più pervasivo: non da parte del Papa, visto che dopo lo spostamento della sede a Ginevra e la morte dell'ultimo papa Giovanni Calvino non ne sono stati eletti altri, ma da una guida collegiale detta Magisterium. Ma quello che è ancora più diverso è che ogni persona ha accanto a sé un daimon, una seconda parte di sé sotto forma di animale. Questa è l'ambientazione del libro. La protagonista è Lyra, una bambina undicenne che si trova suo malgrado coinvolta in una lotta più grande di lei nel tentativo di scoprire un passaggio tra i mondi paralleli, che si avvicinano tra loro nell'estremo nord per mezzo dell'aurora boreale. Il tutto è condito …
Supponiamo di trovarci in un college a Oxford agli inizi del ventesimo secolo. Solo che non è esattamente la stessa Oxford, o meglio non è esattamente la stessa Terra. Qui infatti la Chiesa cristiana ha un potere molto più pervasivo: non da parte del Papa, visto che dopo lo spostamento della sede a Ginevra e la morte dell'ultimo papa Giovanni Calvino non ne sono stati eletti altri, ma da una guida collegiale detta Magisterium. Ma quello che è ancora più diverso è che ogni persona ha accanto a sé un daimon, una seconda parte di sé sotto forma di animale. Questa è l'ambientazione del libro. La protagonista è Lyra, una bambina undicenne che si trova suo malgrado coinvolta in una lotta più grande di lei nel tentativo di scoprire un passaggio tra i mondi paralleli, che si avvicinano tra loro nell'estremo nord per mezzo dell'aurora boreale. Il tutto è condito da streghe, orsi senzienti con armature di ferro meteoritico... e un texano, che si sa fa sempre il suo bell'effetto: ti accorgi che è texano anche dall'ottima traduzione :-). Devo dire che per la prima cinquantina di pagine non è che la storia mi appassionasse, ma poi mi ha preso davvero, anche se tirare fuori il libero arbitrio come hanno fatto alcuni commentatori mi sembra un po' eccessivo. Ah, il titolo non c'entra nulla, visto che lo strumento di cui si parlerà non è una bussola ma un aletiometro, che non vi dico cosa sia... leggetevelo!