Gianluigi ha recensito Il sesto di Lucio Perrimezzi (Tundra)
Riflessioni sulla vita
4 stelle
Lucio Perrimezzi ha cercato di ricordare, attraverso un personaggio che non può morire, l'importanza di vivere.
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Lucio Perrimezzi ha cercato di ricordare, attraverso un personaggio che non può morire, l'importanza di vivere.
Dopo il volume sulla logica, eccoci tornare a qualcosa di un po' più matematico (almeno nel sentire comune) come le funzioni e le equazioni. A condurci attraverso questo mondo di per se molto vasto troviamo Roberto Zanasi, insegnante e matematto. E per chi lo ha già letto in altri testi, come per esempio Verso l'infinito ma con calma, o per chi lo legge usualmente sul suo blog, è indubbiamnente un percorso confortante attraverso uno stile noto che riesce a coniugare la didattica con la divulgazione.
Il romanzo fondamentale del cyberpunk è indubbiamente Neuromante di William Gibson. L'elemento essenziale è sicuramente la presenza di tecnologia di rete e come questa si integra con l'essere umano. L'obiettivo principale è esaminare l'essenza dell'essere umano, motivo per cui un autore come Philip Dick viene considerato dallo stesso Gibson un ispiratore, se non addirittura un precursore del genere. Altro elemento essenziale del cyberpunk è l'ambientazione dentro la quale i protagonisti si muovono: i bassifondi di un mondo in decadenza. A volte succede che questi bassifondi sono anche a contatto con sostanze artificali, generalmente di produzione umana, che influenzano in maniera negativa i comportamenti delle persone. Ed è proprio in uno di questi ultimi casi che ricade Picnic sul ciglio della strada dei fratelli russi Arkadi e Boris Strugackij o Stugatzki. La storia è abbastanza semplice: accanto a sei città differenti della Terra compaino improvvisamente delle particolari Zone al …
Il romanzo fondamentale del cyberpunk è indubbiamente Neuromante di William Gibson. L'elemento essenziale è sicuramente la presenza di tecnologia di rete e come questa si integra con l'essere umano. L'obiettivo principale è esaminare l'essenza dell'essere umano, motivo per cui un autore come Philip Dick viene considerato dallo stesso Gibson un ispiratore, se non addirittura un precursore del genere. Altro elemento essenziale del cyberpunk è l'ambientazione dentro la quale i protagonisti si muovono: i bassifondi di un mondo in decadenza. A volte succede che questi bassifondi sono anche a contatto con sostanze artificali, generalmente di produzione umana, che influenzano in maniera negativa i comportamenti delle persone. Ed è proprio in uno di questi ultimi casi che ricade Picnic sul ciglio della strada dei fratelli russi Arkadi e Boris Strugackij o Stugatzki. La storia è abbastanza semplice: accanto a sei città differenti della Terra compaino improvvisamente delle particolari Zone al cui interno si trovano manufatti alieni. Il romanzo si concentra su una di queste Zone, quella accanto a Marmont, e su un particolare genere di... lavoratori che si sono adattati per sfruttare al massimo tutte le opportunità offerte dalle Zone.
Dopo l'esperienza del primo volume, sono stato fortemente tentato di non dare nemmeno la classica seconda occasione alla serie, ma poi il richiamo della logica matematica, argomento di questa seconda uscita, è stato più forte di tutto e così eccomi qui a raccontarvi qualcosa sul testo di Paolo Caressa. L'argomento di questa uscita non è certo esattamente semplice per il lettore medio che transita dall'edicola, ma Caressa, abbracciando la filosofia dell'intera collana, adotta un approccio molto interessante che, pur non rinunciando al formalismo e a quel minimo di dimostrazioni necessarie per far comprendere il pensiero logico matematico, riesce a fornire gli elementi essenziali di logica che, si spera, possono permettere al lettore di non abusare del classico "ma è logico!", che mi pare sia utilizzato un po' da tutti un po' a sproposito.
La discussione sul modello eliocentrico si prende una pausa per raccontare la società europea in trasformazione proprio negli anni del "De revolutionibus"
Con il quinto volume de Il movimento della Terra di Uoto, Okgi e Badeni sono costretti a passare il testimone del modello eliocentrico a un nuovo personaggio. Riuscirà a proseguirne le ricerche?
Con il quarto volume de Il movimento della Terra, Uoto propone un confronto a 360 gradi tra la religione e la scienza.
Nel terzo volume de Il movimento della Terra di Uoto si affronta il tema dell'osservazione di Venere e della sua importanza per il modello eliocentrico.
Con il secondo volume de Il movimento della Terra osserviamo Marte a occhio nudo, riscoprendo il senso di meraviglia di fronte all'universo.
Il mangaka Uoto prova a raccontare il modello eliocentrico e le sue difficoltà in un'opera completamente immaginaria.

Quarantatré bambini nascono da donne che non sembravano incinte. Il milionario inventore Reginald Hargreeves ne adotta sette, "Per salvare il …
La raccolta, che ristampa le stesse storie uscite nell'omonimo Oscar Mondadori, presenta una selezione di quattro storie con Pippo protagonista uscite nelle daily strip scritte, a parte la prima di Merril De Maris, da Bill Walsh e ovviamente disegnate tutte da Floyd Gottfredson. La storia raccontano un Pippo che spazia dalla più incredibile ingenuità, mossa spesso da un altruismo assolutamente inconsueto, al successo mediatico che da alla testa, persino a uno come lui, per concludersi con un capolavoro che, in qualche modo, certifica l'inconsapevole genialità con cui spesso gli autori caratterizzano il personaggio. Al volume ho dedicato due video, uno all'edizione Panini Comics e l'altro a quella Oscar Mondadori.
C'è questo video gioco Planescape: Torment, che giocai per la prima volta diversi anni fa su PC e che successivamente ho iniziato altre due volte su tablet che ha una storia decisamente affascinante. Di ambientazione fantasy, vede come protagonista una specie di zombie. Un uomo, infatti, si sveglia in una specie di gigantesco obitorio, senza alcuna memoria e con un teschio volante come guida. Di fatto il suo corpo è un cadavere e il suo scopo è, quindi, quello di scoprire tutto ciò che può su se stesso. Il videogioco, uscito nel 1999, condivide la storia di partenza con un'altra delle opere più interessanti di Hideshi Hino, Living corpse, uscito, però un decennio prima, nel 1986.
(continua su DropSea)
Una lettura un po' a scatti, un po' come quando si corre e si alternano momenti di grande sforzo ad altri di rallentamento, questi ultimi non sempre efficaci, almeno nell'economia della storia. Ad ogni buon conto nulla che mi faccia dire che il suo seguito (perché il finale è fondamentalmente aperto) non sarà un mio possibile futuro acquisto quando arriverà.