Gianluigi ha recensito Insetti infernali di Hideshi Hino
Nel segno di Stoker
5 stelle
Metti uno scienziato pazzo al posto del conte Dracula e una casa infestata dagli insetti al posto del suo castello ed ecco un capolavoro dell'horror a fumetti!
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Metti uno scienziato pazzo al posto del conte Dracula e una casa infestata dagli insetti al posto del suo castello ed ecco un capolavoro dell'horror a fumetti!
Quando non sai, per stessa ammissione del traduttore, dove finisce l'autore e inizia il traduttore, non è semplice valutare un'opera
Nel complesso i due volumi oscillano tra le atmosfere oscure dell'horror classico, il racconto flokloristico giapponese e la divertente commedia animata, che fa da contr'altrare all'approfondimento psicologico dei personaggi umani.
Nel complesso i due volumi oscillano tra le atmosfere oscure dell'horror classico, il racconto flokloristico giapponese e la divertente commedia animata, che fa da contr'altrare all'approfondimento psicologico dei personaggi umani.
Da un'annotazione sul suo diario datata marzo 1875 si sa che il reverendo Charles Lutwidge Dodgson, matematico e divulgatore, meglio noto come Lewis Carroll, aveva in animo di raccogliere buona parte dei suoi enigmi e giochi matematici pubblicati su riviste, libri e romanzi, dal titolo Il libro dei rompicapi di Alice. A distanza di poco più di un secolo è John Fisher, studioso di letteratura, a dare corpo al sogno dell'autore di Alice nel Paese delle Meraviglie, sempre con lo stesso titolo ideato a suo tempo da Carroll.
Per me la teoria dei giochi è sempre stata rappresentata da John Nash, soprattutto per via del suo dilemma del prigioniero. Il suo risultato più importante, però, è quello noto come gli equilibri di Nash, che ha dato una svolta decisa alla teoria dei giochi. Ciò che, però, non sapevo (o non ricordavo bene) era il contributo fondativo a tale teoria dato da John von Neumann, che non solo ha scoperto il risultato da cui la teoria dei giochi ha avuto il via, ma che ha mostrato come tale teoria poteva agilmente essere associata all'economia.
Alan Weisman, giornalista statunitense, andando in giro per il monto a intervistare esperti in vari campi (dall'ingegneria, all'ecologia, alla chimica, all'archeologia e via discorrendo) e a raccogliere testimonianze e storie, ha cercato di capire se e quanto tempo occorrerebbe al pianeta per dimenticare la nostra esistenza a partire dalla nostra improvvisa scomparsa.
Fin qui direi addirittura il migliore, sicuramente a pari merito con Funzioni ed equazioni se non leggermente migliore. E c’è anche una pagina di errata corrige: a volte segnalare i refusi porta a dei risultati!
Questo quinto volumetto ha il compito importante di introdurre concetti come la linearità e gli spazi vettoriali, con la definizione delle operazioni all'interno di questi spazi, come per esempio il prodotto scalare, e le trasformazioni (di simmetria) attraverso le matrici.
Questo primo romanzo a fumetti di Will Eisner fuori dalla tipica produzione supereroistica non può solo essere consoderato il primo dei graphic novel in assoluto, ma anche il primo vero tentativo di portare le persone comuni, la loro vita, le loro passioni in un fumetto (almeno in America).
Dopo il secondo volume sulla logica, Paolo Caressa torna a raccontarci qualcosa sulla teoria degli insiemi, che in realtà è strettamente connessa proprio alla logica. Questo legame, generalmente, non viene mai raccontato negli usuali programmi scolastici, e anche all'università, a meno di non intraprendere il percorso di studi della matematica, viene raramente approfondito. Il formalismo che conduce il lettore attraverso tutte le pagine è ovviamente quello introdotto nel secondo volume, di cui questo è un ideale completamento. E come quello non ha la pretesa di essere esaustivo (in questo caso agli interessati consiglierei Tutto, e di più di David Foster Wallace), però ci sono alcuni punti decisamente molto interessanti a partire dai due numi tutelari del libro, Giuseppe Peano e Georg Cantor, senza dimenticare quel "rompiscatole" di Kurt Godel. A questi tre grandi matematici non può che aggiungersi a un certo punto anche Ernst Zermelo con i …
Dopo il secondo volume sulla logica, Paolo Caressa torna a raccontarci qualcosa sulla teoria degli insiemi, che in realtà è strettamente connessa proprio alla logica. Questo legame, generalmente, non viene mai raccontato negli usuali programmi scolastici, e anche all'università, a meno di non intraprendere il percorso di studi della matematica, viene raramente approfondito. Il formalismo che conduce il lettore attraverso tutte le pagine è ovviamente quello introdotto nel secondo volume, di cui questo è un ideale completamento. E come quello non ha la pretesa di essere esaustivo (in questo caso agli interessati consiglierei Tutto, e di più di David Foster Wallace), però ci sono alcuni punti decisamente molto interessanti a partire dai due numi tutelari del libro, Giuseppe Peano e Georg Cantor, senza dimenticare quel "rompiscatole" di Kurt Godel. A questi tre grandi matematici non può che aggiungersi a un certo punto anche Ernst Zermelo con i suoi due fondamentali risultati de il teorema della scelta e il teorema del buon ordinamento.
Albert Cossery ci porta attraverso un mondo per noi normalmente lontano, proponendo riflessioni mai banali sulla società occidentale, ma anche, in maniera meno esplicita, sulla stessa società arabica. E' inevitabile, per il lettore, interrogarsi su cosa rende l'uomo civilizzato e in fondo è l'unica questione veramente degna di riflessione che ci propone l'autore.
E' inevitabile confrontare Buchi bianchi di Carlo Rovelli con un best seller come Dal Big Bang ai buchi neri di Stephen Hawking. E seppure dal punto di vista stilistico Rovelli riesce (forse) a tenere il lettore attaccato alle pagine, forse anche con maggiore efficacia di Hawking (e questo anche grazie ai riferimenti filosofici e letterari, su tutti Dante Alighieri), è proprio il punto di vista il vero punto debole del testo, perché rispetto a quanto raccontato dal titolo, non è una visione quanto più generale sullo stato dell’arte della ricerca sui presumibili buchi bianchi, ma un punto di vista parziale.
Concepito come il seguito di Dal Big Bang ai buchi neri, L'universo in un guscio di noce ha sancito definitivamente lo sbocciare della carriera di scrittore-divulgatore di Stephen Hawking. Scritto durante la costruzione di LHC, l’acceleratore di particelle realizzato presso i laboratori del CERN di Ginevra, questo ideale seguito del suo libro d’esordio è visivamente d’impatto grazie a una serie di illustrazioni, molte delle quali a tutta pagina, che accompagnano e rendono più comprensibile il racconto scientifico del cosmologo. Inoltre, per alleggerire e rendere più scorrevole il testo, sono presenti anche dei box di approfondimento sugli argomenti trattati.
Stephen Hawking, grazie al suo lavoro di ricerca e ai suoi libri divulgativi, ha segnato la carriera di molti giovani fisici, indipendentemente dal campo in cui hanno poi scelto di lavorare. Nella sua vasta produzione, il libro che più di tutti ha influenzato le scelte di molti studenti di fisica è stato indubbiamente Dal Big Bang ai buchi neri. Il libro tocca vari temi, tutti connessi tra loro e raccontati nell’ottica del cosmologo moderno, che prova ad applicare la meccanica quantistica per risolvere i misteri dell'universo. La natura dello spazio e del tempo (che verrà successivamente approfondita ne L'universo in un guscio di noce, ritenuto una sorta di seguito di questo primo libro divulgativo), l'espansione dell'universo si uniscono insieme con gli ingredienti della meccanica quantistica nelle speculazioni su quegli strani oggetti cosmici noti come buchi neri.