Recensioni e commenti

nemobis

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Luigi Meneghello: Libera nos a malo (Paperback, 2007, Biblioteca Universale Rizzoli) 4 stelle

Review of 'Libera nos a malo' on 'Goodreads'

4 stelle

Questo è forse un caso in cui è meglio leggere l'introduzione prima del libro, e non dopo come al solito: è proprio vero che c'è un salto incredibile fra il primo, il secondo e il terzo terzo. Il primo terzo è tutto incentrato sul dialetto, e sarà che ormai siamo abituati alle legittimazione del dialetto (fin troppo! abbiamo quasi bisogno di un nuovo Manzoni) o che il veneto lo conosco abbastanza, o forse semplicemente sono un lettore banale che ama avere un po' di "trama" e contenuto, sta di fatto che l'ho trovato pesantissimo. Consiglio a chi si trovasse nella stessa condizione: saltatelo a piè pari, ricominciate verso pagina 80-90. (Anche se è un po' un sacrilegio, dato che come si spiega bene nell'introduzione tutto il romanzo è costruito sulla lingua; caratteristica che però si può apprezzare anche nelle ultime due parti.) In seguito il "romanzo" si fa molto piú …

Review of "Contro l'etica della verità" on 'Goodreads'

4 stelle

Avevo già letto tutti gli articoli da "la Repubblica", ma qui ci sono anche interventi da conferenze, ed è veramente incredibile come tutti questi testi separati si tengano insieme perfettamente, tanto che rileggendoli di fila si scoprono nuovi significati.
La popolazione italiana ha decisamente bisogno di essere istruita sul funzionamento della democrazia liberale: sul vero significato delle parole "democrazia", "libertà", "laicità", "laicismo".
Leggendo Zagrebelsky si respira cosí bene, ci si puliscono tanto i polmoni dalla fuliggine quotidiana del populismo e dell'integralismo teocratico contemporaneo.
Qualche citazione qui: it.wikiquote.org/wiki/Gustavo_Zagrebelsky e anche qui: it.wikiquote.org/wiki/Speciale:PuntanoQui/Gustavo_Zagrebelsky .
In particolare ho aggiunto delle citazioni di Tocqueville; diverse le ho ri-aggiunte perché le avevo già messe a suo tempo: significa proprio che mi colpiscono sempre (una peraltro era stata tolta, bah).
Resta il fatto che invece di girarci intorno, fra Zagrebelsky, Sartori, John Lukacs, Losurdo... dovrei leggerlo direttamente, Tocqueville. È ora di passare ai grandi classici.

Review of 'La vita agra' on 'Goodreads'

4 stelle

Il libro si apre col racconto di un'esplosione in una miniera dovuta ai ritmi forsennati di produzione e all'ingordigia; poi si passa a Milano, dove il protagonista dovrebbe pianificare un attentato per vendicare i minatori, ma presto questo filo narrativo si perde completamente, e in effetti non si capisce piú nulla di che cosa c'entri tutta questa storia con ciò da cui siamo partiti: ma alla fine si capisce, il problema è che il romanzo perde un filo logico perché il protagonista non riesce a compiere il proprio dovere e a svolgere la propria storia, ma viene catturato dai ritmi della città, dal lavoro necessario per sopravvivere e poi anche per vivere con moderate comodità. Tuttavia il protagonista non si fa catturare del tutto: non lavora piú del necessario per ciò di cui sente davvero bisogno, non fa lavori supplementari per andare in vacanza; in effetti questo comportamento è una …

ha recensito Un dialogo di Vittorio Foa (Serie bianca)

Vittorio Foa: Un dialogo (Italian language, 2003, Feltrinelli) 4 stelle

Review of 'Un dialogo' on 'Goodreads'

4 stelle

Il titolo è corretto, questo è solo "un dialogo" un po' caotico su argomenti vari, dove Carlo Ginzburg chiede a Vittorio Foa alcune spiegazioni su certe sue posizioni assunte in passato, cambiamenti di opinione, ecc. Alcune di queste domande sono suscitate da degli appunti inediti di Foa risalenti al 1950, dove esprimeva una posizione piuttosto diversa da quella ufficiale del suo partito. Il libri si lascia leggere velocemente (ma qualche mese fa non era stato cosí, in effetti), e mi è piaciuto scoprire un po' di cose in piú di questo grand'uomo che è Foa.