
Ragazzo (Italian language, 1992)
Review of 'Ragazzo' on 'Goodreads'
4 stelle
Letto perché menzionato da EM Forster. Si legge velocemente ma certo non è un libro leggero; senz'altro fa ben capire che cosa voglia dire essere solo un "ragazzo"...
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Ragazzo (Italian language, 1992)
Letto perché menzionato da EM Forster. Si legge velocemente ma certo non è un libro leggero; senz'altro fa ben capire che cosa voglia dire essere solo un "ragazzo"...

Cesare Pavese: Fuoco grande (Italian language, 2003, Einaudi)
Mostruosamente noioso, abbandonato dopo aver resistito 180 pagine lette forse in un'ora e mezzo; potrebbe forse salvarsi se la verbosità fosse ridotta diciamo di tre quarti. La strategia qui sembra di affogare informazioni sul Cile in un mare di altre cose; sperando che la banalissima alternanza di narrazione della vita sull'isola cilena sperduta e di quella negli USA ci facciano sembrare il libro movimentato come "Lost". Bah.
Banale catalogo sconclusionato, senza capo né coda, di fatti e notizie giornalistiche (arcinote) sulla Lega.

The play concerns a trusted general who secretly lusts for power. Encouraged by the prophecies of three witches and urged …
Tracing the lives of a group of friends, this novel follows their development from childhood …
Err:501
Per le prime 50 pagine circa mi sono annoiato a morte, verso pagina 200 ho cominciato a interessarmi. È un po' il tipico romanzo ben scritto con una spolveratina di ciò che interessa alla Woolf. Resta apprezzabile l'approfondimento dei sentimenti dei personaggi (in relazione a lavoro, amore e matrimonio, cultura e interessi personali) ma mi pare che nel complesso lasci poco; il finale poi è melenso da mettersi le mani nei capelli, infatti persino i protagonisti se ne vergognano e nemmeno vanno a salutare Mary.
Jacob's Room by Virginia Woolf
È stata una lettura sfortunata quindi non do voti. Messo lo stile sperimentale (per allora) agli atti, ho trovato poco in questo romanzo, da cui mi aspettavo probabilmente una maggiore penetrazione nei sentimenti dei personaggi considerato il tipo di narratore e l'attenzione ai dettagli; invece si resta leggeri in superficie, forse proprio perché manca l'occhio penetrante della narratrice. Secondo le sue stesse parole: «Lo strano della vita è che, sebbene la natura di essa sia stata chiara a ognuno per centinaia d'anni, nessuno ne ha steso un adeguato resoconto. Mentre le strade di Londra hanno una loro carta, le nostre passioni rimangono non descritte. Chi mai incontreremo se voltiamo quest'angolo?». it.wikiquote.org/wiki/Virginia_Woolf#La_camera_di_Jacob
Capisco e apprezzo quello che ci vuole dire l'autore e il suo stile narrativo, ma dopo un po' me ne sono stufato (l'assassinio costante dell'interpunzione, poi, mi affatica troppo). "Il giudice e il suo boia" e "Il sospetto" sono godibili; "Greco cerca greca" una noia mortale, sarebbe forse stato meglio ridurlo a un racconto; "La promessa" [come da titolo?] comincia bene ma poi delude; "Giustizia" è piú interessante; "La valle del caos" curioso ma poco piú. Finiti i romanzi non ho piú molto sopportato i racconti, specie quelli lunghi, benché nel complesso siano forse meglio dei romanzi, almeno alcuni come "Il cane" o "Il tunnel", mentre altri suonano troppo pretenziosi alle mie orecchie.