Lili vorrebbe leggere La preistoria è donna di Marylène Patou-Mathis
La preistoria è donna di Marylène Patou-Mathis
Dalle loro caverne, gli uomini e le donne preistorici possono avere molto da insegnarci sulla parità di genere.
«No, le …
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Dalle loro caverne, gli uomini e le donne preistorici possono avere molto da insegnarci sulla parità di genere.
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Ho letto prefazione e primi due capitoli e mi sta piacendo tantissimo <3 Ed Yong è un grande giornalista scientifico, accessibile e interessante senza essere semplicistico, e l'ottica con cui guarda i microbi che vivono con/su/in noi, come esseri inscindibili da noi e noi da loro, è meravigliosa nel vero senso della parola.
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Avviso sul contenuto Leggeri spoiler sulla trama
Ho visto solo recensioni positive di questo romanzo e l'ho iniziato con alte aspettative ma si è rivelato davvero debole, una delusione :(
La scrittura è semplice e a volte l'ho trovata un po' forzata e stereotipata, non so se/quanto per colpa della traduzione. La cosa non mi avrebbe infastidito più di tanto se la trama e i temi fossero stati gestiti meglio, ma nonostante il romanzo parta in modo interessante la trama si perde per la maggior parte del libro, riprendendosi solo alla fine: la parte conclusiva ha idee e immagini interessanti, soprattutto quando vira finalmente sull'horror, ma è troppo poco e troppo tardi.
Uno scrittore più forte avrebbe usato tutte quelle pagine sulla protagonista in attesa e (poca) esplorazione della casa e dintorni per creare atmosfera e dare corpo ai personaggi, e se anche un po' di atmosfera riesce a crearla purtroppo i personaggi sono quasi tutti di carta velina, soprattutto Virgil, il cattivo sexy (insopportabile), Florence la vecchia megera (...) e Catalina, la povera vittima che dorme per la maggior parte del libro. La protagonista Noemí invece mi è piaciuta: divertente e ben delineata, ha una personalità leggera ma testarda e se a volte è cattiva e un po' infantile questo non le viene mai rinfacciato dalla narrazione. È l'unica ad essere stata scritta con un po' di tridimensionalità, e anche Francis, l'unico altro personaggio con un po' di conflitto, è molto più debole e piatto in confronto.
Il principale colpo di scena (la causa della malattia di Catalina e degli incubi di Noemí) era intuibile fin dall'inizio, ma sarei stata soddisfatta se il reveal fosse stato ben eseguito, anche perché è un'idea interessante. Non è stato così :/ infodump dopo infodump, il mistero si risolve facendo in modo che i personaggi si alternino nello spiegare tutto, sia le cose ovvie perché sottolineate in ogni descrizione che quelle che non erano mai state menzionate prima. Non proprio una risoluzione soddisfacente.
(Nota soggettiva: non mi è piaciuto molto che le cose paranormali siano state razionalizzate. Lasciate che l'ultraterreno rimanga tale o almeno ambiguo!!! Niente scientific babble nell'horror gotico!!!).
La metafora del colonialismo che si perpetua attraverso le generazioni era interessante, ma il modo in cui sono stati trattati i temi non mi ha lasciato niente. Colonialismo, razzismo, sfruttamento delle donne e dei lavoratori sono cose brutte, ok, sono d'accordo, ma mi sarebbe piaciuto un approccio un po' più profondo, una take un po' più interessante.
Forse le recensioni entusiastiche mi hanno hypato troppo ed è per questo che sono così delusa, boh. Morale della storia: non vi fidate delle recensioni e se volete leggerlo prendetelo in biblioteca.
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A volte capita di iniziare un libro aspettandosi una bella storia ma niente di più, e così con le difese abbassate si viene colpiti più nel profondo. La buona letteratura per l'infanzia è insidiosa proprio per questo, e così La Storia Infinita, che parla del rapporto tra le persone e le storie, il rifugiarsi, trovarsi e costruirsi ma anche il fuggire da sé stessi e perdersi, e di quello che le storie non ci possono dare. Bello <3
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