Baylee ha recensito The shadows di J.R. Ward
The shadows
5 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Ho letto questo romanzo ad aprile, ma mi trovo a scrivere la recensione solo adesso. Il motivo è presto detto: mi sforzo sempre di non fare spoiler nelle mie recensioni, perché l'idea è anche quella di dare dritte a chi mi segue (e di solito chi non ha letto un libro non vuole sentirselo raccontare per filo e per segno). Ecco, il fatto è che non sapevo come scrivere questa recensione senza fare spoiler, o forse ero troppo sottosopra per poter buttare giù qualcosa di sensato: non è detto che ci riesca adesso, ma vediamo un po' cosa viene fuori.
The Shadows, come da titolo, è incentrato sulle due Ombre che abbiamo conosciuto come compari inseparabili di Rehv: l'incasinato Trez e il silenzioso iAm. Del primo conosciamo già la futura compagna, l'Eletta Selena, mentre quella di iAm la incontreremo qui per la prima volta.
Trez e Selena sono una coppia fantastica e, caso raro nei libri di Zia Ward, ci si affeziona più a lei che a lui. Per sua stessa ammissione, la Ward è più brava quando si cimenta con personaggi maschili, ma questa volta è Selena la regina del romanzo. La sua forza e la sua vitalità scuotono l'esistenza di Trez, da sempre concentrato sulla fuga, sia dai suoi obblighi sia dagli affetti. È così inviluppato nel suo dramma personale da non riuscire più a vedere il dolore negli altri (iAm in testa) e Selena è proprio la scossa di realtà che gli ci voleva per uscire dal suo impasse.
Proprio per questo ho apprezzato molto la decisione finale dell'autrice. Nell'economia del romanzo, funziona ed è molto più efficace di ogni altra possibile soluzione. Quindi, sebbene la scelta anticonvenzionale, per me Zia Ward ha fatto centro. Di nuovo.
Per quanto riguarda iAm e la sua compagna, lo sviluppo della loro storia è stato inevitabilmente rapido in termini di pagine, ma la Ward ha quel suo modo da vecchia volpe di descrivere lo sviluppo delle relazioni che stordisce il lettore e gli fa apparire superflua una lunga conoscenza reciproca. Perché sì, si può partire da un sesso fantastico, ma ci si conosce con il tempo – e Zia Ward ce lo ha mostrato innumerevoli volte.
Per il resto, ci sono le solite innumerevoli storie parallele (e finché le gestisce così bene, per me puoi aggiungerne quante ne vuole). Rispunta Assail, sempre più disperato e perso, insieme ai suoi inquietanti cugini (che non vediamo l'ora di conoscere meglio), e, in vista del prossimo volume della serie, rileggiamo di nuovo il punto di vista di Rhage (un misto di coglioneria, tenerezza e divertimento puro). La Ward ci presenta anche i due protagonisti dello spin-off della serie (Black Dagger Brotherwood Legacy), Paradise e Craeg, che hanno riscosso il mio favore (e stuzzicato la mia curiosità).
Le novità più consistenti, tuttavia, riguardano Xcor e Layla, tanto da farmi pensare e/o sperare che il quindicesimo romanzo sarà loro dedicato. D'altro canto Layla è incinta da quattro libri... e il suo rapporto con Xcor sembra aver perso le ultime vestigia di ricatto che ancora sembrava avere...
Insomma si aspetta il prossimo romanzo, al quale mancano ancora diversi mesi. Sigh.