Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Raymond Carver è uno di quegli autori che è facile incrociare quando si cerca ispirazione per qualcosa da leggere: è uno dei grandi della letteratura statunitense del Novecento e scriveva storie brevi, due ottimi requisiti per essere consigliati a unǝ lettorǝ in cerca del prossimo amore letterario. Eppure non aveva attirato abbastanza la mia attenzione: meno male è stato scelto come libro del mese per LiberTiAmo. È stato amore a prima lettura.

Me lo sono divorato questo fine settimana e sento ancora l’intenso sapore di vita sulla lingua. È difficile descrivere cosa si prova nel leggere questi racconti perché è come mettere nero su bianco cosa si prova a essere vivз e a fare delle esperienze in quanto essere umano vivo: sai com’è a un livello istintivo perché sei vivǝ, ma spiegarlo?

È qui che entra in gioco la letteratura – e le arti, in generale: la bellezza di Cattedrale è tutta qui. Riesce a descrivere quello che normalmente non siamo in grado di esprimere a parole e lo fa con quella semplicità che sembra alla portata di chiunque, ma che in realtà è uno dei risultati più difficili da raggiungere per unǝ scrittorǝ.

Non ho altro da aggiungere: è uno di quei libri da leggere e non da raccontare, tanto più che è una lettura relativamente veloce. Buttatevi, che è bello!