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Trilogia della città di K. (Italian language, 2005) 4 stelle

Quando "Il grande quaderno" apparve in Francia a metà degli anni Ottanta, fu una sorpresa. …

Review of 'Trilogia della città di K.' on 'Goodreads'

4 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Io e Trilogia della città di K. non siamo partiti con il piede giusto: la prima parte, Il grande quaderno, mi ha lasciata piuttosto perplessa, mi sembrava piena di violenza gratuita messa lì per suscitare un orrore fine a se stesso, visto che il romanzo non pareva prendere nessuna direzione precisa.

Poi ho iniziato La prova e mi sono dovuta ricredere. Trilogia della città di K. è improvvisamente diventato più del classico libro sugli effetti devastanti della guerra, dell’odio e dei regimi totalitari. È un libro sull’impatto che esperienze così estreme e disumanizzanti hanno sulla mente umana, portandola a distorcere la realtà, a farla essere meno tremenda di quanto in realtà non sia.

Si tratta di uno dei libri più tristi che abbia letto nella mia vita. La storia di questi due gemelli e della loro famiglia ti mette davanti a tutta la cattiveria degli esseri umani e la verità non è più così importante davanti alle distorsioni della realtà operate dalla mente per cercare di sopravvivere. Infatti, a un certo punto ho smesso di chiedermi cosa fosse successo, ma perché esistesse quella distorsione.

Leggere Trilogia della città di K. è stato come entrare nella mente depressa di una persona sopravvissuta agli orrori della guerra: non ci vengono risparmiate le incongruenze proprio perché queste fanno parte della personalità del narratore. Alla fine ci rimane un enorme senso di spreco: quante vite vengono distrutte da questi eventi traumatici? Si contano sempre le morti in caso di guerre, ma quanto è grande il prezzo che paga chi sopravvive?