Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

When in doubt, eat some cake.

Ebbene, Janet Evanovich è riuscita ancora una volta a farmi piangere dalle risate, amo questa serie e niente mi rende più triste di leggere che negli ultimi volumi (è arrivata al venticinquesimo) la qualità è calata parecchio… vedremo se ci arriverò! Per il momento, posso dirvi che, se avete bisogno di ridere, le (dis)avventure di Stephanie Plum potrebbero fare al caso vostro!

«My grandmother is a little Cuban woman who cooks all day and speaks Spanish. Your grandmother watches pay-per-view porn».
«She used to watch the Weather Channel, but she said there wasn’t enough action».

In questo nono episodio, la maggior fonte di risate sono state le diete di Lula, evidente presa per i fondelli di tutte le diete strambe che vanno di moda e che vengono pubblicizzate dai vari giornali/VIP/influencer o chi per loro (okay, magari non da influencer nel 2004).

Come al solito, Stephanie è una calamita per ogni calamità e a Morelli e Ranger basta starle intorno per finire per beccare i criminali (e attenzione ai danni collaterali…). A questo giro abbiamo avuto anche come bonus una serata a Las Vegas con Lula e Connie, una roba veramente folle, con inclusa guerra tra gli imitatori di Elvis Presley e quelli di Tom Jones, sto ridacchiando anche mentre scrivo.

Mostly we solve our problems with cake.

Come si fa a non voler bene a Stephanie?