Baylee ha recensito Membrana di Chi Ta-wei
Membrana
5 stelle
Non è facile parlare di un romanzo come Membrana perché per farvi capire quanto è bello non voglio dirvi troppo e rischiare rovinarvi la lettura. In meno di duecento pagine, Chi Ta-Wei è riuscito a tratteggiare un futuro nel quale l’umanità è stata costretta a rifugiarsi nelle profondità degli oceani per mettere l’acqua tra sé e i raggi del sole, diventati così forti da bruciare la pelle.
Posso dirvi che Membrana è un romanzo sui tanti confini con i quali abbiamo a che fare e sulle zone confuse e indistinte che ci troviamo talvolta ad abitare. Possono essere i confini tra Stati impegnati nella lotta per accaparrarsi le risorse necessarie; possono essere i confini tra essere umano e macchina, tornati potentemente alla ribalta con la diffusione delle IA; possono essere i confini tra la vita e la morte, in quell’area dove non è chiaro se si sta continuando a vivere o se si è iniziato a morire; possono essere i confini tra la realtà e la finzione, che si mescolano nella nostra mente, in apparenza così oggettiva davanti agli stimoli che riceve dai cinque sensi; possono essere i confini tra uomo e donna, così irrilevanti nei giochi di due bambinə.
Sembra davvero troppo per un libro così breve, eppure Chi Ta-Wei, grazie a una prosa ricca di simboli che solleticano la nostra immaginazione, riesce a stimolare in maniera prolifica la riflessione su tutti i temi che tocca. In questo senso potrebbe ricordare Italo Calvino, che infatti viene citato nel romanzo e che – scopro da Wikipedia – è stato tradotto in cinese proprio da Chi Ta-Wei, che la nostra letteratura deve conoscerla perché accenna anche a Pasolini. Come a dire, a proposito di confini, che la letteratura stessa in primo luogo li travalica.
Come tutta la buona fantascienza, poi, la sua attualità è fuori di dubbio: se nel 1995, anno di uscita in lingua originale, molte delle questioni affrontate da Membrana erano di là da venire, nel 2024 possiamo dire di esserci immersə, dalla crisi climatica alle distorsioni della realtà, al punto che durante la lettura è facile dimenticarsi che è un libro che si avvicina alla trentina.
Non posso che consigliarne la lettura, senza aggiungere altro – che pure ci sarebbe, ma Membrana è anche un’esperienza da fare senza avere troppe informazioni pregresse, perché inizia quasi come una tenera fiaba e ci accompagna con delicatezza alla scoperta di questo futuro sommerso che assomiglia molto al nostro presente.