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Il gatto venuto dal cielo (Paperback, Italiano language, 2021, Corriere della Sera) 4 stelle

Bestseller in Francia e vincitore del premio letterario giapponese Kiyama Shohei, The Guest Cat, dell'acclamato …

Il gatto venuto dal cielo

4 stelle

Mentre leggevo Il gatto venuto dal cielo non riuscivo a decidermi se avevo davanti un libro sul lutto o un libro sul cambiamento: alla fine sono arrivata alla conclusione che non era affatto necessario scegliere uno dei due temi, visto che lutto, soprattutto se improvviso e inaspettato, è forse il cambiamento più difficile con il quale avere a che fare. Se ci si aggiunge anche l’impossibilità di elaborare in lutto secondo i canoni della società perché il nostro legame perduto non era di quelli riconosciuti ufficialmente, tutto diventa ancora più difficile.

Lз protagonistз di questa storia sono il narratore e sua moglie: sono una coppia sull’orlo del cambiamento e nessunǝ dellз due ha particolarmente voglia di andargli incontro. È molto facile identificarsi in loro, perché sono due persone comunissime con delle vite normalissime: si barcamenano tra vita privata e lavoro, con niente di particolarmente eccitante all’orizzonte e il tempo che comunque scorre tra un’incombenza e l’altra.

D’altronde basta pensare che la loro vita viene arricchita all’improvviso dal comparire di Chibi, una gatta: le loro giornate saranno tutte un attendere l’arrivo della bestiola e un seguire le sue avventure per la casa e per il giardino. Niente che una gattara come me non possa comprendere alla perfezione, ma è facile capire che non stiamo parlando della biografia di Marie e Pierre Curie.

Alla fine però questa routine viene spezzata e il cambiamento che aleggiava ai margini delle loro vite reclama la loro attenzione, in maniera traumatica e destabilizzante. Ci piace molto crogiolarci nell’idea che il cambiamento sia un’opportunità da cogliere al volo, ma la verità è che abbiamo bisogno di tempo per processarlo e non è neanche detto che le cose vadano come ci si aspetta. Hiraide ci racconta di questa difficoltà di raggiungere un nuovo equilibrio e lo fa con molta poesia, essendo di professione soprattutto poeta.

A me è piaciuto molto, però mi rendo conto che è il tipo di romanzo che sembra non parlare di nulla per oltre cento pagine e il rischio di arrivare in fondo e dirsi embè? è piuttosto alto: ve lo consiglio se siete in un momento contemplativo. E se amate i gatti (anche quando provano a transitare sulla tastiera del pc per dire la loro).