Baylee ha recensito Dialoghi con i bambini sulla morte di Daniel Oppenheim
Dialoghi con i bambini sulla morte
4 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Nella nostra cultura attuale, poche cose ci fanno più orrore dell’accostare la morte allз minori: che sia la morte di una persona cara o – ancora peggio! – la loro, la nostra mente inorridisce al solo pensiero di dover spiegare un evento che, anche per noi adultз, è difficilmente digeribile.
Ho incrociato questo libro per caso: ho cercato morte nel catalogo online della biblioteca e, sfogliando i risultati per quanto riguardava la saggistica, mi sono caduti gli occhi su questo titolo. Ho pensato che potesse interessante, sia da leggere, sia da proporre, e questo nonostante la mia scarsa propensione ad avere a che fare con bambinз e dintorni.
In effetti, è stata una lettura molto interessante e la consiglio anche a chi, come me, non ha una grande affinità con il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, perché a quell’età abbiamo un modo di approcciarci alle cose della vita molto diverso e perfettamente in grado di stimolare la nostra riflessione di adultз.
Il libro è diviso in tredici capitoli, ognuno dei quali, attraverso storie reali, affronta un possibile incontro tra unǝ minore e la morte: la sua (l’ultimo capitolo e forse quello più difficile da leggere), quella di un*amicǝ o quella di un nonno, ma anche morti all’apparenza insignificanti come quelle di un animale domestico, o quelle viste in un film o in televisione.
La lezione più importante che ci insegna Oppenheim è: non minimizzare e non svicolare. Se unǝ minore fa domande sulla morte, vuol dire che è prontǝ a sentire la risposta (che ovviamente dovrà essere data tenendo conto della sua età, del suo modo e dei suoi tempi di ragionamento, ma nondimeno ci dovrà essere una risposta).