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Persepolis (GraphicNovel, Italiano language, 2003, Sperling & Kupfer) 4 stelle

Marjane, una bambina di Teheran e la sua famiglia assistono al crollo del regime dello …

Persepolis Storia di un'infanzia

4 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more

Quando ho iniziato a leggere Persepolis, mi aspettavo di leggere una graphic novel incentrata su una critica scientifica al regime iraniano. Non che la Satrapi risparmi le critiche, ma Persepolis è più una raccolta degli effetti della stupidità morbosa degli integralisti sulla vita di una famiglia laica e progressista – e di tutte le persone che gravitano loro intorno.

Infatti, nella loro ansia di eradicare ogni comportamento o pensiero contrario alla morale, gli integralisti, pur torturando, assassinando, condannando a morte, finiscono per rendersi ridicoli. Come quando viene introdotto il foulard obbligatorio a scuola e le bambine hanno finito per farci di tutto perché non capivano la necessità di coprirsi la testa.

Questo è stato forse l'aspetto che ho apprezzato di più di Persepolis: la sistematica ridicolizzazione dell'estremismo e la ferrea volontà di resistere e ribellarsi come si può. Così Marjane se ne va alle feste proibite e ascolta musica occidentale, per poi mentire spudoratamente alle guardiane della rivoluzione sempre a caccia di donne che – a parer loro – avevano smarrito la retta via.

Mi verrebbe da consigliarne a lettura a quell convint che riaffermare i Valori (notare la “v” maiuscola, prego) con ogni mezzo, più o meno lecito, più o meno violento, sia la panacea per tutti i mali che affliggono la nostra società. Siete in alto mare, ragazz*: ritrovate la costa – e le persone che la abitano – prima di perdervi in quella tavola blu sempre uguale a se stessa.