Baylee ha recensito Persepolis di Marjane Satrapi
Persepolis Storia di un'infanzia
4 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Quando ho iniziato a leggere Persepolis, mi aspettavo di leggere una graphic novel incentrata su una critica scientifica al regime iraniano. Non che la Satrapi risparmi le critiche, ma Persepolis è più una raccolta degli effetti della stupidità morbosa degli integralisti sulla vita di una famiglia laica e progressista – e di tutte le persone che gravitano loro intorno.
Infatti, nella loro ansia di eradicare ogni comportamento o pensiero contrario alla morale, gli integralisti, pur torturando, assassinando, condannando a morte, finiscono per rendersi ridicoli. Come quando viene introdotto il foulard obbligatorio a scuola e le bambine hanno finito per farci di tutto perché non capivano la necessità di coprirsi la testa.
Questo è stato forse l'aspetto che ho apprezzato di più di Persepolis: la sistematica ridicolizzazione dell'estremismo e la ferrea volontà di resistere e ribellarsi …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Quando ho iniziato a leggere Persepolis, mi aspettavo di leggere una graphic novel incentrata su una critica scientifica al regime iraniano. Non che la Satrapi risparmi le critiche, ma Persepolis è più una raccolta degli effetti della stupidità morbosa degli integralisti sulla vita di una famiglia laica e progressista – e di tutte le persone che gravitano loro intorno.
Infatti, nella loro ansia di eradicare ogni comportamento o pensiero contrario alla morale, gli integralisti, pur torturando, assassinando, condannando a morte, finiscono per rendersi ridicoli. Come quando viene introdotto il foulard obbligatorio a scuola e le bambine hanno finito per farci di tutto perché non capivano la necessità di coprirsi la testa.
Questo è stato forse l'aspetto che ho apprezzato di più di Persepolis: la sistematica ridicolizzazione dell'estremismo e la ferrea volontà di resistere e ribellarsi come si può. Così Marjane se ne va alle feste proibite e ascolta musica occidentale, per poi mentire spudoratamente alle guardiane della rivoluzione sempre a caccia di donne che – a parer loro – avevano smarrito la retta via.
Mi verrebbe da consigliarne a lettura a quell convint che riaffermare i Valori (notare la “v” maiuscola, prego) con ogni mezzo, più o meno lecito, più o meno violento, sia la panacea per tutti i mali che affliggono la nostra società. Siete in alto mare, ragazz*: ritrovate la costa – e le persone che la abitano – prima di perdervi in quella tavola blu sempre uguale a se stessa.