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Un piccolo libro, con esempi, citazioni e rimandi, che ha senza dubbio il pregio di aprire una breccia in tutti quei castelli di convinzioni indiscutibili e di assiomi. Un saggio con cui si può (ri)scoprire il valore dell'improvvisazione, dell'ascolto attivo e che sbagliando si impara. Chicca finale: la postfazione autobiografica.
Cipro e Inghilterra sono i due luoghi che fanno da sfondo a questo romanzo. Posti molto diversi, nonostante entrambi siano isole. La guerra civile cipriota irrompe nelle vite delle persone, le fa spostare e le fa fare i conti con ciò che le circonda. Affetti, amore, tradizioni e natura: sono solo alcuni dei temi toccati con sensibilità e con un pizzico di piacevole lirismo.
Sestri Ponente, maggio 1960. Zefira e Richetta Magnone, dette le Zefire, sono due anziane sorelle nubili che conducono una vita …
«Acabar», in spagnolo, significa finire. E in sardo «accabadora» è colei che finisce. Agli occhi della comunità il suo non …
«Acabar», in spagnolo, significa finire. E in sardo «accabadora» è colei che finisce. Agli occhi della comunità il suo non …
«Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare, continuo a palleggiare tutta la mattina, tutto …
Jinbōchō, Tokyo. Il quartiere delle librerie e delle case editrici, paradiso dei lettori. Un angolo …
Un libro di speranze, di seconde occasioni, di sentimenti, con una bella copertina. Le descrizioni dei luoghi appaiono semplici, così come i personaggi che risultano in un certo senso poco approfonditi. Tutto sommato, una lettura leggera, senza particolari pretese.
Jinbōchō, Tokyo. Il quartiere delle librerie e delle case editrici, paradiso dei lettori. Un angolo tranquillo e fuori dal tempo, …
Siamo nel 1976, in una città di provincia come tante: Anna e Amos sono molto innamorati, hanno due bambine e, …
