Si sa già tutto si sa che morirà lo sanno tutti gli assassini lo dicono a tutti ,probabilmente per essere fermati perché difendere l'onore della sorella è un obbligo ma se qualcuno li fermasse nessuno potrebbe recriminare nulla il loro dovere sarebbe comunque compiuto . La vittima passeggia unico inconsapevole fino quasi alla fine quando ormai è troppo tardi . Bel racconto tema principale il delitto d'onore e il destino di una persona che si compie nonostante tutto .
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Cronaca di una morte annunciata racconta della morte di Santiago Nasar ed è una delle più stupide morti delle quali abbia mai letto. Insomma, Santiago Nasar viene ucciso per una questione d’onore – che già di per sé non la qualifica come morte sensata: Bayardo San Román scopre che la neosposa Ángela Vicario non è vergine, quindi la ripudia e i fratelli gemelli di lei, Pablo e Pedro, decidono di uccidere il presunto colpevole, il povero Santiago Nasar.
Stupido, vero? Purtroppo – o per fortuna – non posso prendermela con l’autore, visto che l’intento di Márquez era proprio quello di raccontare di una morte assurda maturata in un contesto saturo dei cosiddetti valori tradizionali e radici cristiane, alle quali cercano di convincerci a tornare in nome dei bei tempi andati (che ovviamente non contemplano il benessere di donne, …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Cronaca di una morte annunciata racconta della morte di Santiago Nasar ed è una delle più stupide morti delle quali abbia mai letto. Insomma, Santiago Nasar viene ucciso per una questione d’onore – che già di per sé non la qualifica come morte sensata: Bayardo San Román scopre che la neosposa Ángela Vicario non è vergine, quindi la ripudia e i fratelli gemelli di lei, Pablo e Pedro, decidono di uccidere il presunto colpevole, il povero Santiago Nasar.
Stupido, vero? Purtroppo – o per fortuna – non posso prendermela con l’autore, visto che l’intento di Márquez era proprio quello di raccontare di una morte assurda maturata in un contesto saturo dei cosiddetti valori tradizionali e radici cristiane, alle quali cercano di convincerci a tornare in nome dei bei tempi andati (che ovviamente non contemplano il benessere di donne, minoranze e di chiunque devii dalla retta via).
Io so già che non è una buona idea e penso sia proprio per questo motivo che questo breve libro non mi ha coinvolto più di tanto: non mi è sembrato rivolto a me. Però potrebbe essere un libro da tenere presente per regalarlo a chi sproloquia di crocifissi, vangeli e natura. Si accettano consigli per una dedica incisiva.