cretinodicrescenzago ha recensito No sleep till Shengal di Zerocalcare
Review of 'No sleep till Shengal' on 'Goodreads'
5 stelle
Ci sono letture che ti segnano dentro, del tipo che ti spingono a fare davvero quella certa tesi di laurea triennale, a seguire con costanza quel certo argomento anno dopo anno, e in men che non si dica ti ritrovi a studiare Davis e Gramsci; per il me circa ventenne, quella lettura fu [b:Kobane Calling|28926893|Kobane Calling|Zerocalcare|https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1454521722l/28926893.SX50.jpg|49143186], e questa prosecuzione del reportage è arrivata al momento giusto, ed era altamente necessaria.
Primo, perché aveva ragione la comunità curda di Roma: le tavole di Michele Rech smuovono e informano più di buona parte della stampa italiana, e si stanno rivelando un punto di partenza per la controinformazione di tante persone (e comunque non sono mai abbastanza).
Secondo, perché Calcare sa il fatto suo, e il suo caratteristico umorismo è integrato benissimo nell'esposizione documentaristica per punteggiare le situazioni grottesche, mentre nei momenti più drammatici si respira una gravitas solennissima.
Terzo, e …
Ci sono letture che ti segnano dentro, del tipo che ti spingono a fare davvero quella certa tesi di laurea triennale, a seguire con costanza quel certo argomento anno dopo anno, e in men che non si dica ti ritrovi a studiare Davis e Gramsci; per il me circa ventenne, quella lettura fu [b:Kobane Calling|28926893|Kobane Calling|Zerocalcare|https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1454521722l/28926893.SX50.jpg|49143186], e questa prosecuzione del reportage è arrivata al momento giusto, ed era altamente necessaria.
Primo, perché aveva ragione la comunità curda di Roma: le tavole di Michele Rech smuovono e informano più di buona parte della stampa italiana, e si stanno rivelando un punto di partenza per la controinformazione di tante persone (e comunque non sono mai abbastanza).
Secondo, perché Calcare sa il fatto suo, e il suo caratteristico umorismo è integrato benissimo nell'esposizione documentaristica per punteggiare le situazioni grottesche, mentre nei momenti più drammatici si respira una gravitas solennissima.
Terzo, e più importante di tutti, per ricordare a noi nella Fortezza Europa che
Questa autonomia è nata nel sangue dei nostri figli e delle nostre figlie e finché la madre di un martire sarà viva, non ce la porteranno via.
Grazie Michele, di "contrigerci a stare nei posti in cui bisogna stare." Prossima tappa, il reportage gemello [b:La montagna sola. Gli ezidi e l’autonomia democratica di Şengal|90486919|La montagna sola. Gli ezidi e l’autonomia democratica di Şengal|Rojbîn Berîtan|https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1675025778l/90486919.SY75.jpg|114767011].