444, pagine

lingua Italian

Pubblicato il 27 Settembre 2004 da Adelphi.

ISBN:
978-88-459-1872-8
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Numero OCLC:
636601638

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4 stelle (1 recensione)

Un pomeriggio, in una elegante pasticceria di Budapest, davanti a un gelato al pistacchio, una donna racconta a un’altra donna come un giorno, avendo trovato nel portafogli di suo marito un pezzetto di nastro viola, abbia capito che nella vita di lui c’era stata, e forse c’era ancora, una passione segreta e bruciante, e come da quel momento abbia cercato, invano, di riconquistarlo. Una notte, in un caffè della stessa città, bevendo vino e fumando una sigaretta dopo l’altra, l’uomo che è stato suo marito racconta a un altro uomo come abbia aspettato per anni una donna che era diventata per lui una ragione di vita e insieme «un veleno mortale», e come, dopo aver lasciato per lei la prima moglie, l’abbia sposata – e poi inesorabilmente perduta. All’alba, in un alberghetto di Roma, sfogliando un album di fotografie, questa stessa donna racconta al suo amante (un batterista ungherese) come …

1 edizione

ha recensito La donna giusta di Sándor Márai (Biblioteca Adelphi -- 458)

Review of 'La donna giusta' on 'Goodreads'

4 stelle

Questo è uno di quei libri che ho iniziato a leggere senza farmi troppe domande: ho letto il titolo, poi la trama e l'ho preso. A lettura ultimata, devo dire che ho fatto bene.

La donna giusta è un romanzo che si fa amare lentamente, quasi senza che il lettore se ne accorga. Pagina dopo pagina, ci si ritrova immersi in ognuno dei quattro monologhi che compongono il romanzo e che ci offrono quattro punti diversi su vari temi, dai cambiamenti sociali dell'Ungheria alla disillusione della vita matrimoniale, dall'impatto del consumismo nelle vite delle persone all'amore, sempre cercato, ma mai trovato.

Il monologo che ho apprezzato di più è stato quello di Judit, il terzo, che offre uno sguardo limpido sui primi due, quello di Marika e quello di Peter. L'ultimo, quello del musicista, tira le file delle vicende narrate.

Una menzione speciale la merita lo scrittore Làzàr, amico di …