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Il formidabile esercito svizzero (Adelphi) 4 stelle

Formidabile fino a un certo punto

4 stelle

Curioso e piacevole trattatello sull'esercito svizzero scritto da McPhee, famoso per il suo "Tennis". Il libro parte dalla tesi che la Svizzera sia una fortezza imprendibile perché il suo esercito è numerosissimo, di leva, ottimamente addestrato e motivato, e la conformazione del territorio è sfruttata al meglio. L'autore segue e intervista alcuni soldati che stanno eseguendo il servizio periodico, e ne approfitta per penetrare non solo nel rapporto degli svizzeri con l'esercito, ma anche nel loro carattere e il rapporto col loro paese. Solo che, silenziosamente, la tesi viene smontata, sia da presupposti teorici (l'esercito si focalizza nella difesa delle montagne, ma il nucleo economico e più popoloso del paese, l'area pianeggiante tra Basilea e Ginevra, è indifendibile) che storici (si racconta di come, nonostante il mito della neutralità, nella II guerra mondiale se la siano vista davvero brutta, ci siano stati combattimenti e bombardamenti, c'erano piani di invasione da Hitler ma anche dagli alleati, e i funambolismi diplomatici sono andati a volte bene per il rotto della cuffia). Il libro è del 1983, da allora molte cose potrebbero essere cambiate, ma secondo me non molto: ogni maschio svizzero ha ancora il suo fucile d'assalto in cantina, e ogni ponte e tunnel strategico è tuttora minato. E anche il carattere degli svizzeri, questo popolo buffo e con un'identità unica, penso proprio che sia rimasto immutato.