Gianluigi citazione da Il mare intorno a noi di Rachel Louise Carson
Finalmente anche l’uomo ritrovò la via del mare. Immobile sulle sue rive, egli deve averlo osservato con stupore e curiosità, miste a un inconscio riconoscimento della propria discendenza. Egli non potè reimmergersi materialmente nell’oceano, come avevano fatto foche e balene, ma nel corso dei secoli, con tutta l’abilità, l’ingegnosità e il raziocinio della sua mente, egli ha cercato di esplorare e di investigare anche le sue parti più remote, in modo da poter rientrare in esso con la mente e l’immaginazione. (..). Il significato di queste riflessioni gli appare più chiaramente durante un lungo viaggio per mare, quando – giorno dopo giorno – osserva la linea dell’orizzonte che si allontana, increspato e solcato dalle onde; quando, di notte, si rende conto della rotazione della terra, man mano che le stelle gli passano sul capo; o quando, smarrito in questo mondo di acqua e cielo, avverte la solitudine della terra nello spazio. Allora, come mai sulla terraferma, si convince della verità: che il suo è un mondo di acqua, un pianeta dominato dal manto dell’oceano, in cui i continenti non sono altro che passeggere intrusioni di terra sulla superficie del mare che tutto racchiude.