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Un frammento alla volta (Italian language, 2023, Il Mulino) 5 stelle

Un saggio sulla nascita degli elementi fondanti della “civiltà”.

5 stelle

L'autrice, dopo una breve introduzione su quali sono gli scopi dell'archeologia, e cosa abbia significato per lei lavorare per diversi decenni allo scavo di Arslantepe (in Turchia), racconta quello che sappiamo sull'organizzazione e sulle trasformazioni delle prime comunità “complesse”, partendo delle evidenze archeologiche trovate in Mesopotamia e in Egitto. Il periodo storico di cui si parla – necessariamente raccontato a volo d'uccello – parte dal 10000 a.C (Neolitico Preceramico A) fino ad arrivare al 1000 a.C (Tarda Età del bronzo) – è molto utile, per non perdersi, la cronologia posta alla fine del libro. Durante questo periodo nasce la “civiltà” come la intendiamo ancora oggi nei suoi aspetti fondamentali; si parla della nascita della famiglia (intesa, a seconda delle esigenze pratiche, in modi diversi in luoghi diversi), la nascita dello stato (nelle sue varie declinazioni) e della burocrazia, l'urbanizzazione e la nascita delle prime città, gli inizi del “commercio” e la formazione dei primi imperi. Il saggio è diviso in dieci capitoli e non c'è modo migliore per capire di che cosa parla che dare un'occhiata all'indice: I. Il senso dell’archeologia II. L’origine della famiglia III. Le strade verso la disuguaglianza IV. L’origine del potere V. La nascita dello stato e della burocrazia VI. La rivoluzione urbana VII. Specializzazione del lavoro, tecnologia e scambi VIII. Territori, confini, migrazioni e contatti tra i popoli IX. Arslantepe bizim X. Lezioni per il presente Il libro è scritto molto bene e non è rivolto al pubblico specialistico, risultando quindi interessante e comprensibile per chi – come me – non sapeva assolutamente nulla di scavi archeologici. L'unica pecca è la mancanza di una cartina geografica un po' più dettagliata di quella presente, per meglio localizzare i vari luoghi menzionati nel libro. Decisamente consigliato!